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Pagina:Castiglione - Il libro del Cortegiano.djvu/185

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libro terzo. 169


antiche che mi sia licito fingere, e possendo approvar quant’io ragiono col testimonio di molti uomini, degni di fede, che vivono ancora; e presenzialmente hanno vedato e conosciuto la vita e i costumi che in quella casa fiorirono un tempo; ed io mi tengo obligato, per quanto posso, di sforzarmi con ogni studio vendicar dalla mortal oblivione questa chiara memoria, e scrivendo farla vivere negli animi dei posteri. Onde forse per l’avvenire non mancherà chi per questo ancor porti invidia al secol nostro; chè non è alcun che legga le maravigliose cose degli antichi, che nell’animo suo non formi una certa maggior opinion di coloro di chi si scrive, che non pare che possano esprimer quei libri, avvenga che divinamente siano scritti. Così noi desideramo che tutti quelli, nelle cui mani verrà questa nostra fatica, se pur mai sarà di tanto favor degna che da nobili cavalieri e valorose donne meriti esser veduta, presumano e per fermo tengano, la Corte d’Urbino esser stata molto più eccellente ed ornata d’uomini singolari, che noi non potemo scrivendo esprimere; e se in noi fosse tanta eloquenza, quanto in essi era valore, non aremmo bisogno d’altro testimonio per far che alle parole nostre fosse da quelli che non l’hanno veduto dato piena fede.

II. Essendosi2 adunque ridotta il seguente giorno all’ora consueta la compagnia al solito loco, e postasi con silenzio a sedere, rivolse ognun gli occhi a messer Federico ed al Magnifico Juliano, aspettando qual di lor desse principio a ragionare. Onde la Signora Duchessa, essendo stata alquanto cheta, Signor Magnifico, disse, ognun desidera veder questa vostra Donna ben ornata; e se non ce la mostrate di tal modo che le sue bellezze tutte si veggano, estimaremo che ne siate geloso. — Rispose il Magnifico: Signora, se io la tenessi per bella, la mostrarei senza altri ornamenti, e di quel modo che volse veder Paris le tre Dee; ma se queste donne, che pur lo sanno fare, non mi ajutano ad acconciarla, io dubito che non solamente il Signor Gasparo e ’l Frigio, ma tutti quest’altri signori aranno giusta causa di dirne male. Però, mentre che ella sta pur in qualche opinion di bellezza, forse sarà meglio tenerla occulta, e veder quello che