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libro terzo. | 211 |
a chi una donna domandò troppo gran prezzo per una notte,
ed esso le rispose, che non comprava così caro il pentirsi20.
— Rideasi tuttavia; e messer Cesare avendo alquanto
taciuto, Signor Gasparo, disse, perdonatemi s’io dico il vero,
perchè in somma queste sono le miracolose continenze che
di sè stessi scrivono gli uomini, accusando per incontinenti
le donne, nelle quali ogni dì si veggono infiniti segni di continenza;
chè certo se ben considerate, non è ròcca tanto
inespugnabile nè così ben difesa, che essendo combattuta
con la millesima parte delle machine ed insidie, che per
espugnar il costante animo d’una donna s’adoprano, non
si rendesse al primo assalto. Quanti creati da signori, e da
essi fatti ricchi e posti in grandissima estimazione, avendo
nelle mani le lor fortezze e rocche, onde dependeva tutto ’l
stato e la vita ed ogni ben loro, senza vergogna o cura d’esser
chiamati traditori le hanno perfidamente per avarizia
date a chi non doveano! e Dio volesse che a’ dì nostri di
questi tali fosse tanta carestia, che non avessimo molto maggior
fatica a ritrovar qualcuno che in tal caso abbia fatto
quello che dovea, che nominar quelli che hanno mancato.
Non vedemo noi tant’altri che vanno ogni di ammazzando
uomini per le selve, e scorrendo per mare, solamente per
rubar danari? Quanti prelati vendono le cose della chiesa di
Dio! quanti jurisconsulti falsificano testamenti! quanti perjurii
fanno, quanti falsi testimonii, solamente per aver denari!
quanti medici avvelenano gl’infermi per tal causa!
quanti poi per paura della morte fanno cose vilissime! E pur
a tutte queste così efficaci e dure battaglie spesso resiste una
tenera e delicata giovane; chè molte sonosi trovate, le quali
hanno eletto la morte più presto che perder l’onestà.
XLVII. Allora il signor Gasparo, Queste, disse, messer Cesare, credo che non siano al mondo oggidì. — Rispose messer Cesare: Io non voglio ora allegarvi le antiche; dicovi ben questo, che molte si trovariano e trovansi, che in tal caso non si curan di morire. Ed or m’occorre nell’animo, che quando Capua fu saccheggiata dai Franzesi, che ancora non è tanto tempo che voi nol possiate molto bene avere a memoria, una bella giovane gentildonna capuana essendo