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236 il cortegiano


alle quali esso proveder non può; oltre che grandissimo refrigerio si sente dicendo le passioni e sfogandole con amico cordiale, e medesimamente accresce mollo i piaceri il poter comunicargli.—

LXXIV. Disse allor il signor Gasparo: Un’altra causa publica molto più gli amori che questa. — E quale? — rispose il Magnifico.— Soggiunse il signor Gaspar: La vana ambizione congiunta con pazzia e crudeltà delle donne, le quali, come voi stesso avete detto, procurano quanto più possono d’aver gran numero d’inamorati, e tutti, se possibil fosse, vorriano che ardessero, e fatti cenere, dopo morte tornassero vivi per morir un’altra volta; e benché esse ancor amino, pur godeno del tormento degli amanti, perchè estimano che ’l dolore, le afflizioni e ’l chiamar ognor la morte, sia il vero testimonio che esse siano amate, e possano con la loro bellezza far gli uomini miseri e beati, e dargli morte e vita come loro piace; onde di questo sol cibo si pascono, e tanto avide ne sono, che acciò che non manchi loro, non contentano nè disperano mai gli amanti del tutto; ma per mantenergli continuamente negli affanni e nel desiderio usano una certa imperiosa austerità di minacce mescolate con speranza, e vogliono che una loro parola, un sguardo, un cenno sia da essi riputato per somma felicità; e per farsi tener pudiche e caste, non solamente dagli amanti ma ancor da tutti gli altri, procurano che questi loro modi asperi e discortesi siano publici, acciò che ognun pensi che, poiché così mal trattano quelli che son degni d’essere amati, molto peggio debbano trattar gl’indegni: e spesso sotto questa credenza, pensandosi esser sicure con tal’arte dall’infamia, si giaceno tutte le notti con uomini vilissimi, e da esse appena conosciuti, di modo che per godere delle calamità e continui lamenti di qualche nobil cavaliero e da esse amato, negano a sè stesse que’ piaceri che forse con qualche escusazion potrebbono conseguire; e sono causa che ’l povero amante per vera disperazion è sforzato usar modi donde si publica quello che con ogni industria s’averia a tener secretissimo. Alcun’altre sono, le quali se con inganni possono indurre molti a credere d’esser da loro amati, nutri-