Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1912 – BEIC 1785736.djvu/138

Da Wikisource.

LIBRO DELLA DIVINA DOTTRINA

136

tedio e con tristizia e confusione di mente el partire del sentimento della dolcezza mentale, poco guadagnano e permangono nella tiepidezza loro.

CAPITOLO LXXI

Come i predecti, che si dilectano de le consolazioni e visioni mentali, possono essere ingannati ricevendo el demonio transfígurato in forma-di luce. E de’ segni a’ quali si può cognoscere quando la visitazione è da Dio, o dal demonio.

— E doppo questo, ricevono spesse volte un altro inganno dal dimonio, cioè di trasformarsi in forma di luce. Perché ’l dimonio in quello che vede la mente disposta a ricevere e desiderare, in quello gli dá. Perché vede la mente inghiottornita e posto el suo desiderio solo nelle consolazioni e visioni mentali (a le quali l’anima non debba ponere il suo desiderio, ma solamente nelle virtú, e di quelle per umilitá reputarsene indegna ed in esse consolazioni ricevere l’affecto mio), dico che ’l dimonio alora si trasforma in quella mente in forma di luce, in diversi modi: quando in forma d’angelo, e quando in forma della mia Veritá, o in altra forma de’ sancti miei. E questo fa per pigliarla co’ l’amo del proprio dilecto spirituale che ha posto nelle visioni e dilecto della mente. E se essa anima non si leva con la vera umilitá, spregiando ogni dilecto, rimane presa con questo lamo nelle mani del dimonio. Ma se essa con umilitá, spregiando el dilecto, e con amore stregne l’affecto di me, che so’ donatore, e non del dono, el dimonio non la può sostenere, per la sua superbia, la mente umile.

E se tu mi dimandassi: — A che si può cognoscere che sia piú dal dimonio che da te ? — io ti rispondo che questo è il segno: che se ella è dal dimonio, che egli sia venuto nella mente a visitare in forma di luce, come decto è, l’anima riceve subbito nel suo venire allegrezza; e quanto piú sta, piú perde l’allegrezza e rimane tedio e tenebre e stimolo nella mente,