Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1912 – BEIC 1785736.djvu/32

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caritá è acquistata col lume de l’intellecto, con cuore schiecto e liberale raguardando in me, obiecto, che so’ essa caritá. Tucto questo t’ho mostrato perché tu mi dimandavi di volere portare. Hottelo mostrato acciò che tu e gli altri servi miei sappiate in che modo e come dovete fare sacrifizio di voi a me. Sacrifizio, dico, actuale e mentale unito insieme, si come è unito el vasello con l’acqua che si presenta al Signore: ché l’acqua senza il vasello non si potrebbe presentare; el vaso senza l’acqua, portandolo, non sarebbe piacevole a lui. Cosi vi dico che voi dovete offerire a me il vasello delle molte fadighe actuali per qualunque modo Io ve le concedo; non eleggendo voi né luogo né tempo né fadighe a modo vostro, ma a mio. Ma questo vasello debba essere pieno, cioè portandole tucte con affecto d’amore e con vera pazienzia; portando e sopportando e’ difecti del proximo vostro con odio e dispiacimento del peccato. Alora si truovano queste fadighe (le quali t’ho poste per uno vasello) piene de l’acqua della grazia mia, la quale dá vita a l’anima; alora Io ricevo questo presente da le dolci spose mie, cioè da ogni anima che mi serve. Ricevo, dico, da loro gli anxietati desidèri, lagrime e sospiri loro, umili e continue orazioni; le quali cose sono tucte uno mezzo che, per l’amore che Io l’ho, placano l’ira mia sopra e’nemici miei de gl’iniqui uomini che tanto m’offendono.

Si che sostiene virilmente infino alla morte; e questo mi sará segno che voi in veritá m’amiate. E non dovete voliere il capo indietro a mirare l’aratro per timore di veruna creatura né per tribolazioni : anco nelle tribolazioni godete. El mondo si rallegra facendovi molta ingiuria, e voi séte contristati nel mondo per le ingiurie e offese che mi vedete fare, per le quali offendendo me offendono voi; e offendendo voi offendono me, perché so’ facto una cosa con voi. Ben vedi tu che avendovi data la imagine e similitudine mia, e perdendo voi la grazia per lo peccato, per réndarvi la vita della grazia unii la mia natura in voi, velandola della vostra umanitá. E cosi, essendo voi imagine mia, presi la imagine vostra, prendendo forma

umana.