Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1928 – BEIC 1786681.djvu/12

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la morte le molte tribolazioni e ingiurie e rimproveri in detto e in fatto per gloria e loda del nome mio. Si che tu portarai e patirai pene.

Tu dunque e gli altri miei servi portate con vera pazienzia, con dolore della colpa e amore della virtú, per gloria e loda del nome mio. Facendo cosi, satisfarò le colpe tue e degli altri miei servi, si che le pene che sosterrete .saranno sufficienti, per la virtú della caritá, a satisfare e a remunerare in voi e in altrui. In voi ne ricevarete frutto di vita, spente le macchie delle vostre ignoranzie, e Io non mi ricordarò che voi m’offendeste mai. In altrui satisfarò per la caritá e affetto vostro, e donarò secondo la dii,sposizione loro con la quale ricevaranno. In particulare a coloro che si dispongono umilemente ej con reverenzia a ricevere la dottrina de’servi miei, lo’perdonarò la colpa e la pena. Come? che per questo verranno a questo vero cognoscimento e contrizione de’ peccati loro. Si che con lo strumento dell’orazione e desiderio de’ servi miei riceveranno frutto di grazia, ricevendo essi umilemente, come detto è, e meno e piú, .secondo che vorranno esercitare con virtú la grazia.

In generale, dico che per li desidèri vostri riceveranno remissione e donazione. Guarda giá che non sia tanta la loro ostinazione che eglino vogliano essere riprovati da me per disperazione, spregiando el sangue che con tanta dolcezza gli ha ricomprati. Che frutto ricevono ? el frutto è che Io gli aspetto, costretto dall’orazioni de’ servi miei, e dolio’ lume e follo’ destare il cane della coscienzia, e follo’ sentire l’odore della virtú, e dilettargli della conversazione de’ miei servi. E alcuna volta permetto che ’l mondo lo’ mostri quello che egli è, sentendo variate e diverse passioni acciò che cognoscano la poca fermezza del mondo e levino il desiderio a cercare la patria loro di vita eterna. E cosi per questi e molti altri modi, e’ quali l’occhio non è sufficiente a vedere né la lingua a narrare né il cuore a pensare quante sonno le vie e’ modi che Io tengo, solo per amore e per ridurceli a grazia, acciò che la mia veritá sia compita in loro.