Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1928 – BEIC 1786681.djvu/120

Da Wikisource.

venire ad perfezione, doppo e’quaranta di (cioè doppo questi due stati), a ora a ora mi sottraggo dall’anima: non per grazia ma per sentimento.

Questo vi manifestò la mia Veritá, quando disse a’ discepoli :

«Io andarò e tornare a voi». Ogni cosa che egli diceva era detta in particulare a’ discepoli, ed era detta in generale e comunemente a tutti e’ presenti e a’ futuri, cioè di quelli che dovevano venire. Disse : «Io andarò e tornare a voi» ; e cosi fu : che, tornando lo Spirito santo sopra e’ discepoli, tornò Egli, perché, come di sopra ti dissi, lo Spirito santo non tornò solo, ma venne con la potenzia mia e con la sapienzia del Figliuolo (che è una cosa con meco), e con la clemenzia sua d’esso Spirito santo, el quale procede da me, Padre, e dal Figliuolo.

Or cosi ti dico: che, per fare levare l’anima dalla imperfezione, Io mi sottraggo, per sentimento, privandola della consolazione di prima. Quando ella era nella colpa del peccato mortale, ella si parti da me, ed Io sottrassi la grazia per la colpa sua, perché essa aveva serrata la porta del desiderio; unde il sole della grazia n’esci fuore, non per difetto del sole, ma per difetto della creatura, che serrò la porta del desiderio. Ricognoscendo sé e la tenebre sua, apre la finestra, vomitando el fracidume per la santa confessione. Io alora per grazia so’tornato nell’anima, e ritraggomi da lei non per grazia ma per sentimento, come detto è. Questo fo per farla umiliare e per farla esercitare in cercare me in veritá, e per provarla nel lume della fede, perché ella venga a prudenzia. Alora, se ella ama senza rispetto, con viva fede e con odio di sé, gode nel tempo della fadiga, reputandosi indegna della pace e quiete della mente. E questa è la seconda cosa delle tre, delle quali Io ti dicevo, cioè di mostrare in che modo viene ad perfezione, e che fa quando ella è gionta.

Questo è quel che fa: che, perché ella senta ch’Io sia ritratto a me, non volta el capo a dietro; anco persevera con umilitá nell’esercizio suo, e sta serrata nella casa del cognoscimento di sé. E ine con fede viva aspetta l’avenimento dello Spirito santo, cioè me, che so’esso fuoco di caritá. Come aspetta? non oziosa, ma in vigilia e continua e santa orazione. E non