Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1928 – BEIC 1786681.djvu/43

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procede ogni male. Con questo amore hanno avelenato tutto quanto il mondo, però che come l’amore di me tiene in sé ogni virtú parturita nel prossimo (si coni’ Io ti dimostrai), cosi l’amore proprio sensitivo, perché procede dalla superbia (come il mio procede da caritá), contiene in sé ogni male. E questo male fanno col mezzo della creatura, separati e divisi dalla caritá del prossimo, perché me non hanno amato, né il prossimo non amano, però che sonno uniti l’uno e l’altro insieme. E però ti dissi che ogni bene e ogni male era fatto col mezzo del prossimo, si come Io, di sopra, questa parola ti spianai.

Molto mi posso lagnare dell’uomo che da me non ha ricevuto altro che bene, e a me dá odio facendo ogni male. Perché Io ti dissi che con le lagrime de’ servi miei mitigarci l’ira mia ; e cosi ti ridico. Voi, servi miei, paratevi dinanzi con le molte orazioni e ansietati desidèri e dolore dell’offesa che è fatta a me, e della dannazione loro ; e cosi mitigarete l’ira mia del divino giudicio.

CAPITOLO XVIII

Come neuno può uscire delle mani di Dio, però che o egli vi sta per misericordia o elli vi sta per giustizia.

— Sappi che veruno può escire delle mie mani : però che Io so’ Colui che so’ ; e voi non séte per voi medesimi se non quanto séte fatti da me, il quale so’ Creatore di tutte le cose che participano essere, eccetto che del peccato che non è, e però non è fatto da me e, perché non è in me, non è degno d’es,sere amato. E però offende la creatura: perché ama quel che non debba amare, cioè il peccato ; e odia me che è tenuto e obligato d’amarmi, che so’ sommamente buono e hogli dato l’essere con tanto fuoco d’amore. Ma di me non possono escire: o eglino ci .stanno per giustizia per le colpe loro, o essi ci stanno per misericordia. Apre dunque l’occhio dell’ intelletto e mira nella mia mano, e vedrai che egli è la veritá quel ch’Io t’ ho detto. —