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INDICE
I. — Come l’anima per orazione s’unisce con Dio, e come questa
anima, della quale qui si parla, essendo levata in contemplazione, faceva a Dio quattro petizioni.p. 3
II. —Come el desiderio di questa anima crebbe, essendole mostrato
da Dio la necessitá del mondo. 4
III. — Come l’operazioni finite non sono sufficienti a punire né a
remunerare senza l’affetto della caritá continuo. 5
IV. — Come el desiderio e la contrizione del cuore satisfa alla colpa e alla pena in sé in altrui, e come tale volta satisfa alla colpa
e none alla pena . •. 6
V. — Come molto è piacevole a Dio el desiderio di volere portare
per lui.11
VI. — Come ogni virtú e ogni defetto si fa col mezzo del prossimo ivi
VII. — Come le virtú s’aoperano col mezzo del prossimo, e perché
le virtú sono poste tanto differenti nelle creature.14
VIII.—Come le virtú si pruovano e fortificano per li loro contrari 17
TRATTATO DELLA DISCREZIONE
IX. — Qui comincia el trattato della discrezione. E prima, come l’affetto non si die ponere principalmente nella penitenzia ma nelle virtú. E come la discrezione riceve vita dall’umilitá, e come rende
a ciascuno el debito suo.21
X. — Similitudine come la caritá, l’umilitá e la discrezione sono unite insieme; alla quale similitudine l’anima si debba conformare 23
XI. — Come la penitenzia e gli altri esercizi corporali si debbono
prendere per strumento da venire a virtú e non per principale affetto. E del lume della discrezione in diversi altri modi e operazioni .24
XII. — Repetizione d’alcune cose giá dette, e come Dio promette
refrigerio a’ servi suoi e la reformazione della santa Chiesa col mezzo del molto sostenere.28