Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 1.djvu/159

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Annotazioni alla Lettera 20.

 (A) Fu scritta a’3o di maggio del 1379 (come porta 1’antica impressione d’Aldo) e però correndo l’ottava di Pentecoste. 
 (B) Chi non cessa di bene adoperare. Allo stesso modo dice il Beda: Semper orat, qui semper secundum Deum operatur.

(C) Per mez.zo di vile creatura. Il castello ». Angelo tenuto da Pietro Restagni francese a nome dell’ antipapa si rese ad Urbano in principio di maggio, dopo la rotta delle truppe di Clemente, essendovi*, adoperata la santa nel trattare i patti e concbiuder la resa, come narra il beato Raimondo.

(D) Della santa processione. Dopo la vittoria riportata sopra le schiere di Clemente, Urbano, per consiglio di Caterina, si recò processionalmente a piedi scali dalla chiesa di s. Maria in Transtevere a nuella di s. Pietro, per render grazie a Dio.

(E) Che si sforzarono di darvi scandalo. I Romani, malcontenti di Urbano per le sue aspre maniere e per l’inimicizia incontrata colla regina di Napoli, ». sullevarouo e corsero armati al Vaticano. Ma le preghiere di Caterina ottennero dal cielo, che presentandosi loro il pontefice vestito de* sacri ammanti, colle sole parole: Chi cercate voi? facessegli vergognare e ritrarsi dall orribile misfatto. La sanla gli rappacificò poscia col pontefice, ed essi volsero Tanni a difenderlo contro la regina.

(F) F’ha rimesso nel luogo vostro. Dopo i nove di maggio ritorno dal pai azzo presso s. Maria in Transtevere a quello di s. Pietro da cui s’era aliontaunto per essere esposto agli insulti del castello s. Angelo, quand’era tenuto per Clemente.

(G) Godete ed esultate negli dolci misteri Di Pculecoslo.

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