Vai al contenuto

Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 1.djvu/160

Da Wikisource.
122

Ai) UllttANO VI ’ \.

■ -.;.. H I, Esorta efficacemente il papa a voler essere sollecito e costante in purgare il corpo della Chiesa dai vizj che la lufettauo, ed o valersi a questo Gne di buoni e savi mmistri.

II. Si dichiara di volere offerire a Dio 1’ orazioni, le peuitcuzie, la «ita stessa per i vantaggi della santa Chiesa.

. . ’,!

’ ’ t *. i » tif ’ | Al nome di Jesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.

I. tantissimo e dolcissimo padre in Cristo dolce Jesù. Io Catarina, serva

schiava de’ servi di Jesù Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo, con desiderio di vedervi con cuore virile, acciocché realmente riprendiate li vizj che tuttodì si commettono, o specialmente quelli vizj che sono contra alla santa volontà vostra. Poniamo che ogni vizio vi duspiaccia, siccome debbano fare all’ anima che teme Dio di dispiacerle l’oflcsa che c fatta contra al suo Creatore. O santissimo padre, aprite l’occhio dell’intelletto, e con esso ragguardate nuU’obictLo della dolce verità: ivi conoscerete quanto sete tenuto ed obbligato d’avere rocchio vostro sopra li vostri figliuoli, e riguardare di