Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 1.djvu/161

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i a3 mettere ajutaton che v ajutino a guardare le pecorelle; sicché, quando elle fossero infermi della grave infermità che li dà morte, cioè della colpa del peccato mortale; a questi infermi, quando gli vedete, o vi fossero fatti vedere per quelli che amano la S V., non gli dovete sostenere appresso di voi nel ventre della santa Chiesa, o voi gli correggete e teneteli per modo che essi non possono commettere iniquità, almeno di quelle che tanto vi dispiacciono cordialmente, delle quali io so, che la S. V. m’intende, e non bisogna che io ve le spiani altrimenti. Io vi dico, che la divina bontà si lagna, che la sposa sua ò spogliata delle piante vecchie, che invecchiate erano nelli vizj in molta superbia, immondizia ed avarizia, commettendo le grandissime simonie, ed ora le piante nuove (//) le quali con la virtù debbono confondere questi vizj, cominciano a dilargare e a pigliare quello medesimo stilo.» Di questo si lagna Cristo benedetto, che ella non è spazzata de’ vizj, e la S. V. non ci ha quella sollecitudine che debbe avere (B). \ oi non potete di primo colpo levare li difetti delle creature, li quali si commettono comunemente nella religione cristiana, e massimamente neirOrdme clericato, sopra delle quali dovete più avere l’occhio; ma ben potete e dovete fare per debito, se non gli avreste sopra la coscienzia vostra, almeno di farne la vostra possibilità levare il ventre della santa Chiesa, cioè pìocuraie a quelli che vi sono presso ed intorno voi, spazzarlo dal fi-acidume e ponervi quelli che attendono all’onore di Dio e vostro, e bene della santa Chiesa, che non si lassino contaminare nè per lusinghe, nè per denari: se riformate questo venire della sposa vostra, tutto Tallio corpo agevolmente si riformerà; e cosi sarà onore di Dio, ed onore, ed utilità a voi con la buona e santa fama ed odore delle virtù si spegnerà T eresia.: ciascuno correrà alla S. Y. vedendo che voi siate estirpatore de’vizj, e mostriate in effetto quello che desiderate!

e non curo che vi curiate, nè per vestimento,