Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 2.djvu/112

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I 12 non riceviamo il fruito del sangue; cioè non esercitando 1* affetto della carità che trova nel sangue, la quale carità ricevendola, ci dà frutto di grazili. Adunque non è da dormire, mentre che abbiamo il tempo, nel letto della negligenzia, ma con sollicitudine empire il vasello della memoria del ricordamento del sangue, ed aprire l’occhio dell’intelletto nella sapienzia e dottrina del Verbo, ed il fuoco dell’amore con che ci ha dato il sangue; in questo fuoco la volontà nostra correrà ad amare quello che l’intelletto vide e conobbe!

inebriaremei di questo prezioso sangue, e per amore del sangue desiderammo con affetto d’amore di virtù di dare il sangue e la vita per amore della vita; riputaremei indegni di giongere a tanta dignità, quanta è di ricevere la rosa vermiglia (A). Tutte le iniquità nostre con questo desiderio, in virtù del sangue saranno spente e tolte da noi; scritti saremo nel libro della vita, e privati saremo della compagnia delle dimonia.

Veruna angoscia, nè battaglia del dimonio, nè quelle dell’ uomini ci potrà nuocere, nè tórre la nostra allegrezza!

questo sangue ci farà portare ogni pena e fatica, con vera e santa pazienzia; anco ci gloriaremo del dolce Paulo,nelle tabulazioni: vorremei conformare colle pene ed obbrobrj di Cristo crocifìsso: vestiremei di obbrobrj, di scherni, e villanie per onore di Dio e salute dell’anime. 0 quanto è beata quell’anima che così dolcemente passa queslo mare tempestoso, e l’angosce del mondo con vigilia, e con umile e continua orazione, accesa nel fuoco per santo desiderio, inebriata ed annegata nel sangue. Con questo sangue nell’ultimo della vita nostra riceveremo il fruito d’ognì nostra fatica.

Questo sangue lolle ogni pena

dà ogni diletto, priva l’uomo di sè, e trovasi in Dio: egli il fa abbandonare la propria sensualità, perchè coll’ amore che trovò nel sangue, ha cacciato 1’ amore proprio di sè medesimo; sede sopra la sedia della coscienzia sua, c ticnsi ragione. Non lassa passare i movimenti che venissero nel cuore d’ impazienzia per scandali e mor-