Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 2.djvu/116

Da Wikisource.
116

A D. GIOVANNI DE SABBATI NI(^) i ùll I( ì I, j| ♦ MONACO DELL’ORDINE DELLA CERTOSA ( NEL MONASTERIO DI’ BELRIGUARDO (B) PRESSO A SIENA, QUANDO ELLA ERA A PISA (C).

I. Procura animarlo a dar la vita, ed il sangue por Gesù Cristo, con la considerazione dell’amor suo, e del sangue da Ini sparso per noi, il che non potersi fare senza la carità e la fortezza, le, quali s’acquistano nel cognoscimento di sè e della divina bontà.

Al nome di Jesà Cristo crocifisso e di Alaria dolce.

I. voi, dilettissimo e carissimo padre, per reverenzia del dolcissimo sacramento del corpo dolce del figliuolo di Dio e Figliuolo; e così vi dico e vi chiamo in quanto io vi parturisco per continue orazioni e desiderio nel cospetto di Dio, siccome la madre parturisce il figliuolo. Adunque come madre vi conforto nel prezioso sangue del Figliuolo di Dio, e desidero di vedervi annegato ed affogalo nel fuoco dell’ardentissima sua carità, nel quale amore l’Agnello immaculato si svenò, e fece bagno all’umana generazione del sangue suo. Levisi dunque l’affocato desiderio