Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 2.djvu/120

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I 20 di Dio, arsi nel fuoco della divina carità; perocché qui vi si perde ogni timore servile, rimane solo il timore di riverenzia. Or che può fare il mondo, il dimonio e li servi suoi a colui che si trova in questo smisurato amore, che s’è posto per obietto il sangue?

niente; anzi sono istiumenti di darci, e di provare in noi la virtù, imperocché la virtù si prova per lo suo contrario, e però debba l’anima godere ed esultare, cercare con sua pena sempre Cristo crocifisso, e per lui annichilare ed avvilire sè medesimo; dilettarsi sempre di pena e di croce. Volendo pena, tu hai diletto, e volendo diletto, tu hai pena..

II. Adunque meglio ci è annegarci nel sangue, ed uccidere le nostre perverse volontà con cuore libero al suo. Creatore, senza veruna* compassione di sè medesimo; allora sarà pieno il gaudio e la letizia in voi; aspettarete senza* fatica affliggitiva; di nessuno comandamento che ci fusse fatto, doviamo sentire pena, ma più tostò diletto, perocché non è veruno comandamento fatto per gli uomini che ci possa tórre Dio, ma sono cagione di darci la virtù della pazienzia, e fannoci più solliciti di corrire in cella ad abbracciarci coll’ arbore della croce, in cercare la visione invisibile che non vi può esser tolta; perocché 1’ affetto e la carità, se noi non vogliamo, mai si perde. Or che dolce diletto sarebbe ad essere perseguitato per Cristo crocifisso?

Di questo voglio che vi dilettiate per qualunque modo.

Dio vi dà croce, non eleggendola a vostro modo, ma a modo di colui che ve la dà, riputandovi indegni di tanta grazia, quanta è ad essere perseguitati per Cristo crocifisso. Sappiate, figliuoli miei dolci in Cristo Jesù, che questa è la via dei santi che seguitarono la via dì Cristo; altra via non ci è che ci menasse a vita.

E però voglio, che con ogni solhcitudine e con odio santo di voi medesimi, voi vi studiale di seguitare questa dolce e dritta via al luogo santo deU’orazione, date buona sollicitudin

e perseveranzia, mentre clic Jq Spirito Santo ve la porge: non.sia schifata, nò fug-