Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 2.djvu/132

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falso parere, acciocché la in fidelità non se gli notrichi nell’anima, e non sia scortala dallo sdegno.

II. O dolcissimo, dilettissimo e carissimo figliuolo: caro mi sete quanto; anima mia: la lingua non potrebbe narrare quanti sono gli occulti inganni clne’1 dimonio dà sotto colore di bene, per scortare la via della longa perseveranzia, e massimamente sopra questa ultima, della quale io ora v’ ho detto, perchè da questo, se egli yel fa cadere, il,potrà poi pigliare in ogni altra cosa. Se’l suddito, a qualunque obedienzia si sia, perde la fede.di chi l’ha a guidare, cioè che egli seguiti quello che gli detta la in fidelità, il dimonio ha il fondamento dove.si debba ponere Io edificio delle virtù, e però si pone egli ine, perocché colui che per sua ignoranzia in non resistere, si lassa tollere questo principio, non è pronto all obedienzia: egli è alto a giudicare li alti e l’operazioni secondo la sua infirmila, e non secondo la sua verità; egli è impaziente e molle volte cade nell’ira; generali tedio e rincrescimento in ogni sua operazione: veramente questa infidelità è uno veleno che ci attosca tanto il gusto dell’anima, che la cosa buona gli pare cattiva e l’amara dolce: il lume gli pare tenebre, e quello che già vide in bene, gli pare vedere in male; sicché drittamente ella è veleno.

III. Ma voi direte a me, figliuolo mio: chi camparà l’anima di questo? o perchè modo che io non vorrei cadere in questo, scio potesse? dicovelo. La virtù piccola della vera tinnlità è quella che tulli questi lacci rompe e fracassa, e Irane l’anima non diminuita, ma cresciuta, perocché ’l lume li mostra, che elle erano permesse dalla divina bontà per farla umiliare, o per crescerla in essa virtù; mule con alletto d’amore l’ha presa, umiliandosi e conculcando il suo parere continuamente sotto a pici dell’affetto, per questo modo resiste continuamente.jÈ vero che un altro modo ci è a resistere, il quale,11011 escie peròr di qneslo, cioè cli

già mai 11011. fugga il luogo della presenzia, perocché egli non fuggirebbe il sentimento dentro,