Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 2.djvu/203

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203 e riceverai il frutto in virtù del sangue delle tue fatiche.

Per questo modo, cioè facendovi degno delle fatiche per amore di Cristo crocifisso, e per considerazione de’ difetti vostri, trapassante le fatiche e portarete il giogo di Cristo, che è dolce e suave, dando nell’ani ni a vostra l’ardore della sua inestimabile carità.

Bagnatevi nel sangue di Cristo crocifisso, acciocché siate costante e perseveran-te, e compiate l’allegrezza dell’anima mia, la quale io ho avuta per la salute vostra, dell’ abito e giogo santo che avete preso dell’obedienzia, e pensate che intollerabile dolore mi sarebbe d’avere tratto uno figliuolo per la bontà di Dio dalle mani del dimonio, ed io vedesse che voi non perseveraste e non fuste specchio di religione con vera umilità cd obedienzia, e però vi prego, comando quanto ìo so e posso, che voi non volliate il capo indietro a mirare l’aratro: ma andiate innanzi senza alcuno timore servile, e pregovi che sappiate ponere freno alla lingua, e che quando i pensieri e le forti tentazioni d’alcuna cosa più particolare vi venissero nel cuore, e fusse l’odio quanto più si volesse essere, voi non lo teniate mai dentro da voi, anco le manifestaste al Padre dell’anima vostra; perocché molto piace al dimonio quando noi le teniamo, e molto gli dispiace quando noi le diciamo, perocché tenendola l’anima se ne confonde e viene a tedio, e lassa gli esercizj spirituali che ha presi, unde spesse volte viene a disperazione, ed il dimonio non vorrebbe altro, se non farci cadere in disperazione. Adunque c’è necessario il non temere, ma manifestare ogni nostra infirmità al medico dell’anima nostra con la speranza del sangue di Cristo. Non vi dico più. Permanete nella santa e dolce dilezione di Dio. Jesù dolce, Jesù amore.