Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 2.djvu/213

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2 l 3 l’obedienzia. Ma attendete che questa è una obedienzia generale, alla quale generalmente ciascuno è tenuto ed obbligalo. Ed è un’altra obedienzia cbe è partici) lare, la quale hanno coloro, che osservali i comandamenti seguitano i consigli, volendo andare attualmente e mentalmente per la via della perfezione. Questi sono coloro che entrano nel giardino della santa religione.

Ma agevole cosa gli sarà ad obedire all’Ordine ed al prelato suo a colui che ha osservata l’obedienzia generale, e dalla generale è ito alla particolare, linde se elh è ito con la volontà morta come debbe, elli gode, e stando nell’amaritudine sente la dolcezza, e nel tempo della guerra gusta la pace, e nel mare tempestoso fortemente naviga; perocché il vento dell’obedienzia tanto forte mena l’anima nella navicella dell’Ordine, che neuno altro vento contrario che venisse la può impedire; non il vento della superbia, perocché egli è umile, che allremenli non sarebbe obediente; non la impazienzia, perocché elli ama, e per amore s’è sottoposto aU’Ordine ed al prelato, e non tanto al prelato, ma a ogni creatura per Dio, e la pazienzia è il mirollo della carila, unde noi può percuotere il vento della infidelità, nò il vento della ingiustizia, perocché giustamente rende il debito suo, unde a sè rende odio e dispiacimento della propria sensualità, la quale, se la ragione non tenesse il freno in mano, ricalcitrarebbe all’obedienzia, ed a Dio rende gloria e loda al nome suo, ed al prossimo la benevolenzia, portando e sopportando 1 difetti suoi. Allora con fede viva, perchè alla fede sono seguitate le opere, aspetta nell’ultimo della vita sua di tornare, al line suo nella vita durabile, siccome il prelato gli promise (A) nella sua professione, perchè elli promette di darli vita eterna, se in verità osserva i tre voti principali, cioè obedienzia, continenzia e povertà volontaria, le quali cose tutto il vero obediente osserva. Questa navicella va sì dritta verso il porto di vita eterna col vento dell’obedienzia, che. in veruno seoclio sì percuote mai. .