Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 2.djvu/279

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2 79 ha pure od a benedizione del cero carata, com ivi

dello, da antichissimo raaooscrilto esistente nel celebre monisterio di Bobbio, e portante lo stesso titolo della precedente; ma in essa manca il jelix culpa eie. E Io stesso è della farmela del messale goto-gallico pur riportata dal Mabillon.


Da tulio ciò ne sembra dover ennehiodere, che, siccome ne’iari luoghi aveansi diverse forinole nel benedire il cero, e le più antiche eran qnelle di s. Ambrogio e di s. Agostino, s. Gregorio formasse la sua pigliando alcune cose da qoe’dottori, e molie sostituendo.

cene di proprio, Ira cui le paro’e che sono qui io quistione: e questa poi, abbracciata dalle più Chiese, restasse poi qua»i unica ut-li’ uso. _