Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 2.djvu/63

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63 dovrebbe trarre a sè ogni cuore ed affetto della creatura; e non è grande fatto, se la memoria del sangue è ne’cuori de’servi di Dio, perocché elli è mescolato con fuoco: così mi ricordo che disse la prima verità una volta ad uria serva sua (B): dimandando ella e dicendo; poiché tu eri morto perchè voleri che il costato ti fosse aperto e gittasse tanta abnndanzia di sangue ? elli diceva allora: molte sono le cagioni, ma due principali te ne dirò. L’ una perch»’* io volsi, e che per 1 apritura del lato vi manifestai il secreto del cuore: perocché più era dentro l’affetto che 10 aveva all’uomo, che il corpo con l’atto di fuore non poteva mostrare. L’altra si fu il battesimo, che per li meriti del sangue mio.era dato all’umana generazione.

Sapete che elli gittò sangue ed acqua; l’acqua per lo battesimo santo che è dato a’cristiani, il quale ci dà la vita e la forma della grazia, ed il quale per 11 meriti del sangue deH’Agnello provide la divina eterna bontà per rimedio delle nostre ignoranzie e miserie; e per coloro che non potessero avere il battesimo dell’acqua, ha posto il battesmo del sangue e del fuoco, perocché il sangue loro sparto per Dio, sarebbe battesimo, siccome fu a santi innocenti; e tutto questo varrebbe loro per lo sangue del figliuolo di Dio, perché il sangue de’ martiri valse e vale per lo sangue suo: ma noi miseri, miserabili cristiani, ricevuta già la grazia, perchè non si leva su il cuore nostro freJ^» do, pieno d’amore proprio e d’ignoranzia, a riguardare tanto ineffabile fuoco d’ amore, e la sua inestimabile providenzia, che vedendo che per lo peccato noi perdiamo la grazia e la purità che riceve ì anima nel santo battesmo, il quale è di tanta eccellenzia, che non si può prendere altro, che una volta ha ordinato il battesmo del sangue e del fuoco, il quale possiamo continuamente prendere.

II. Confortianci dunque, fratelli miei, e non veniamo meno, nè per peccato commesso, nè per alcuna illusione o tentazione di dimonio; e sia la via sozza,