Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 2.djvu/72

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72 in lui, godendo e gustando l’eterna sua visione, avendolo veduto e conosciuto coll’occhio dell*intelletto nel sangue di Cristo crocifisso, che fu quello mezzo che ci manifestò la verità del Padre eterno. 0 glorioso sangue che dai vita; che lo invisibile ci hai fatto visibile; manifestato ci hai la divina misericordia, lavando il peccato della disobbedienzia con. la obbedienzia del Verbo,.onde è uscito il sangue. Orsù, per l’amore di Cristo bagnatevi^ bagnatevi e state in. continua vigilia ed orazione, carissimo Padre, vegliando con l’occhio dell’intelletto nel sangue: allora veglierà per fame e sollicitudine dell’onore di Dio e salute dell’anime sopra i sudditi vostri. A questo modo arete la continua orazione, cioè il continuo santo desiderio. Questo v’è necessario a voi per conservare la salute vostra nello stato che voi sete; poiché Dio v’ha posto nello stato della prelazione, non vi conviene essere negligente, nè timoroso, nè ignorante, andare’ con. gli occhi chiusi, però vi prego che siate affamato, imparando dall’Agnello svenato, e consumato per voi, che con tanto diletto e fame dell’ onore del padre e salute nostra, corse all’obbrobriosa morte della croce: avete subietto adunque,-che Dio v’ha rappresentato e posto dinanzi il Verbo dell’ unigenito suo figliolo, ed il sangue per tórre ogni timore e negligenzia, e ciechità d’ignoranzia.

E se voi dite, io sono ignorante e non cognosco bene me, non tanto che quello che io ho a fare per li sudditi, ed io vi rispondo, che avendo fame dell’onore di Dio, quello che voi non aveste per voi, Dio adopererà in voi quello che bisognerà per la salute delli sudditi vostri: abbiate pure fame e desiderio: e non veggo però, che questa fame si possa avere senza il mezzo del sangue, e però vi dissi ch’io desideravo di vedervi bagnato ed annegato nel sangue di Cristo crocifisso; perchè nel sangue si perde 1’ amore della vita propria, di quello amore perverso che l’uomo ha a sè medesimo, il quale amore non lascia fare giustizia, per timore di non perdere lo Stato, o per con-