Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 3.djvu/115

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I IO A FRATE TOMASO DELLA FONTE de’FRATI PREDICATORI IN S. QUlRICO (A).

I. L’esorta ad inebriar*! col sangue di Gesù Cristo, dimostrando come in esso resta I’ an**’na illuminata, e conosce I’ eterna verità, cbe è il fine della nostra creazione, e conoscendo tal verità, s’infiamma dell’atnor di Dio, e si spoglia di sè medesimo e del timore senile, ed acquista ogni vera e per* fetta vrtu.

108.

Al nome di Jesà Cristo crocifisso e di Maria dolce.

I. ilarissimo Padre in Cristo dolce Jesù. Io Catarina, serva e schiava de’servi di Jesù Crislo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo, con desiderio di vedervi bagnato nei sangue di Cristo crocifisso, il quale sangue inebbria, fortifica, scalda: ed allumina l’anima della verità, e però non cade in menzogna.

O sangue, che fortifichi 1’ anima e togli la debilezza, la quale debilezza procede dal timore servile, ed il timore servile viene da mancamento di lume; e però è forte 1’ anima, perchè nel sangue è stata alluminata dalla verità; ha cognosciuto e veduto coll’occhio del(-^ R luogo ove dimorava questo religioso è la terra di s. Quirico, discosta venti miglia da Siena, di cui si favellò di sopra.