Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 3.djvu/90

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9° _ terminazione. Allora mi impose Dio quesla obedienzia, che io dovessi tutto quésto tempo della santa quaresima fare sacrificare i desideij di tutta la famiglia, e fare celebrare dinanzi a lui solo con questo rispetto, cioè per la Chiesa santa, e che in ogni mattina all’aurora udissi una messa, ^che sapete che a me è una cosa impossibile, ma all’ obedienzia sua ogni cosa è stato possibile, e tanto s’è incarnato questo desiderio,’che là memoria non ritiene altro; lo intelletto altro non può vedere, e la volontà altro non può desiderare, e non tanto cli

rifiuti le cose di quaggiù per questo, ma con; versando co*veri cittadini, l’anima non si può nè vuole dilettare nel loro diletto, ma nella fame loro, quale hanno ed ebbero, mentre che furono peregrini e viandanti in questa vita: con questo e con altri modi, i quali non posso narrare, si consuma e distilla la vita mia in questa dolce Sposa, io per questa’via, e i gloriosi martiri col sangue. Prego la divina bontà, che tosto mi lassi vedere’la redenzione del popolo suo. Quando egli è l’ora della terza (J), ed io mi levo dalla messa, e voi vedreste andare una morta a santo Pietro, ed entro di nuovo a lavorare nella navicella della santa Chiesa: ine’mi sto così infino presso all’ora del vespero, e di quello luogo non vorrei escire, nè dì, nè notte, infino che io non veggo un pòco fermato e stabilito questo popolo col padre loro. Questo corpo sta senza veruno cibo (K), eziandio senza la gocciola dell’acqua, con tanti dolci tormenti corporali, quanto io portasse mai per veruno tempo, intanto che per uno pelo ci sta la vita mia: ora non sa quello che la divina bontà si vorrà fare di me, ma quanto a quello che mi sento, non dico che io senta però la volontà sua in quello che elli vorrà fare di me; ma quanto il sentimento corporale, mi pare che questo tempo io il debba confermare con uno nuovo martirio nella dolcezza deU’aniiwa mia; cioè nella santa Chiesa: poi forse che mi farà resuscitare con lui: porrà fine e termine, sì alle mie miserie e sì a crociali desiderj, o egli terrà