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Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 4.djvu/123

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grina; ed i discepoli, che l’amavano smisuratamente, anco con allegrezza si partono sostenendone ogni pena per onore di Dio, e vanno fra i tiranni, sostenendo le molte persecuzioni; e se voi gli dimandaste: perchè portate \oi com allegramente, e partitevi da Maria ?

Risponderebbero, perchè abbiamo perduti noi e siamo innamorati dell’onore di Dio e della salute dell’anime; così voglio dunque, carissima madre, e figliuola, che facciate voi; e se per infino ad ora non fuste state, voglio che siate arse nel fuoco della divina carità, cercando sempre l’onore di Dio e la salute dell’anime, altrementi stareste in grandissima pena e tribolazione, terrestevi me. Sappiate, carissima madre, che io, miserabile figliuola, non so’ posta in terra per altro (2?); a questo m’ha eletta il mio Creatore; so che sete contenta che io 1’ obbedisca. Pregovi, che se vi paresse che io stesse più che piacesse alla vostra volontà, voi stiate contenta, perocché io non posso fare altro, credo, che se voi sapeste il caso, voi stessa mi ci mandareste. Io sto per ponare rimedio a uno grande scandalo, se io potrò; non è però difetto della contessa (C), e però ne preghiate tutti Dio e cotesla vergine gloriosa, che ci mandi effetto che sia buono; e tu, Cecca e Giustina (Z), v’annegate nel sangue di Cristo crocifisso-, perocché ora è il tempo di provare la virtù nell’anima. Dio vi doni la sua dolce ed eterna benedizione a tutte. Altro non dico. Permanete nella santa e dolce dilezione di Dio. Jesù dolce, Jesù amore.