Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 4.djvu/225

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22$ tlttttofazioiii atta Lettera 1SS, (.4) Qneslo re d’Ungheria cui scrive la santa, è Lodovico, dello il Grnnde, figlio di Carolierto re di Napoli, e nipote di Carlo Martello primo degli Angioini di Napoli, in cui fosse investita qneUa corona a lor pervenuta per via della madre Maria figlia di Stefano V, re d’Ungheria, e moglie di Carlo II re di Napoli. Il regno di Napoli da Roberto fratello di Carlo Martello, era passato in Giovanna sua nipote, figlia del duca di Calabria suo figlinolo ad esso premorto. Questa avendo sposalo Andrea, fratello di Lodovico, fra poco tempo, qual cbe ne fosse cagione, tenne mano a una congiura, n cui quegli fu strozzato, ed ella mimfestossi di nuoto a Luigi principe di T.iranto. ila Lodotico per vendicare la morte del fratello, calò iu Italia con un e*ercito, e cacciò Giovanna ed il marito dal regno, e fece ammazzare Carlo di Dnrazzo come autore principale della sopradelta congiura. Non (enne pero io pace il dominio del regno, perciocché i Napoletani si sollevarono a favore dei cacciali signori, e dopo qualche anno di guerra, fu costretto a restituir loro Io Stalo. Nato lo scisma e rivoltasi la regina Giovanna a favorir l’antipapa, Urbano la scomunicò e privò del reame, e fece invito a Lodouco d’Ungheria che venisse a conquistamelo; ma non venne egli, c* vi inandò in suo luogo Carlo di Dnrazzo, anch’ esso de’ reali di Napoli, che allora militava per Lodovico contro i Veneziani in Dalmazia.

Ben degnamente ottenne Lodovico il soprannome di Grande, sì per le conquiste militari, avendo aggiunto al regno d’LTngheria la Dalmazia, la Croazia, la Bulgaria, la Val«chia, I » Bosnia, e inoltre il regno di Polonia, al qnale fu chiamato dopo la morte di Casimiro suo zio; come e mollo più per 1’ indefesso suo zelo, onde si applicò all incremento della religione e della civiltà in tutti i snoi Stati; convertì i Bulgari dalla rozza eresia de’Paterini, i Valachi ritrasse dallo scisma, fondò parecchi vescovati nella Russia.

Così avesse egli dato effetto alla spedizione contro i Turchi, alla quale era stato tante volte esortato dal romano pontefice, eh: forte avrebbe fiaccato I’ orgoglio di quel barbaro che già stava per ingojarsi il greco impero, e minacciava da vicino la stessa Ungheria !

Pare che santa Caterina scrivesse questa lettera al re Lodovico nel i38o, all* intento di eccitarlo alla spedizione coutro la scomunicata Giovanna.

(fi) Confortale la reitta. Questa fu Elisabetta figliuola a Stefano re di Bosnia, e che fu la seconda moglie di questo re. Dessa lasciò due figliuole, cioè Alaria, che portò la corona d’Ungaria al1’ imperador Sigismondo suo marito, e fu carissima agli Ungari; ed Eduige, che die’ la corona di Polonia a Jagellone duca di Li-