Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 4.djvu/238

Da Wikisource.
238

» a38 f n’ ’r. f j».,. » ’ . ’ f 1 Annotazioni atta Lettera 190.

i Luigi duca d’Angiò, al quale è scrii(i questa lettera, fu figliuolo del re Giovanni 11, e stipite della seconda casa de’diichi d’Angiò, e conti di Provenza; i quali egualmente cbe gli antecedenti pretesero ragione alla corona di Napoli. Perciocché, essendo stato esso. Luigi adottato per figliuolo e chiamato erede del reame da Giovanna, spaventata dagli apparecchi di Carlo di Dnrazzo, ne fu dall1 antipapa d’Avignone investilo egli, e lui morto nell’impresa (i 384) » Luigi suo figliuolo, cbe ne fece l’acquisto (139O); ma ritoltogli nel 1400 da Ladislao ù.’lio di Carlo di Dnrazzo, vi ritornò nel 1410, e non ostante che vincesse a Roccasecca, non seppe usar della fortuna, e 1’ indugio gliela guastò. Da lui le ragioni al regno passarono al figliuolo Luigi III, che pure fu adottato da Giovanna II, sorella di Ladislao; per cui i diritti delle due case in lui si congiunsero. Da Luigi, che morì prima di Giovanna, passarono in Renato suo fratello, istituito pur da Giovanna; il qual solo da questa stirpe vi potè regnare dal i438 al i442i ne^ quale anno ne fu cacciato da Alfonso d’Aragona. Renato trasmise le sue ragioni nel conte del Maine suo fratello, e questi a Luigi XI re di Francia, il cui figlio Carlo Vili le fece valere nella sua famosa spedizione (1494).

L’ ambizione e l1 avarizia di Luigi d’Angiò ben resero necessarj i saggi ammonimenti che gli dirige la santa in questa lettera, da lei scritta, a quel che pare, in Avignone nel 1376, anche a fine di risolverlo a crociarsi pel passaggio che si andava a quei giorni promovendo contra i Turchi, minacciatiti l’isola di Rodi.

. (B) E bene lo vedeste voi nel di di jeri. Accenna la santa l’accidente accaduto il di innanzi a questo principe, cioè della caduta d’ una muraglia in occasione di soleuue convito cbe avea dato a molti signori, per cui molti n’erano morti, come già avvisavasi nel titolo di questa lettera nell’ impressioni antiche.

(C) Fate che innanzi che il santo padre ne vada. Farti il ponte* fice Gregorio XI d’Avignone a’ i3 di settembre di queH’aimo, preceduto d’ alcuni giorni dalla santa, onde questa lettera sarà probabilmente del mese d’agosto.