Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 4.djvu/239

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A MESSER lì E K N A B Ò VISCONTI SIGISORE DI MILITO (.A) Per certi ambasciatori da esso signore mandati a lei.

J. L’esorta all’jmore di Gesù Cristo, dimostrandoli l’obbligo cbe ce abbiamo.

II. L’ esorta a custodire l’anima propria coll’odio al vìzio e l’amore alla virtù..

III. Cbe nel moudo non è vera signoria, ma solo quella cbe abbiamo sopra l’anima nostra.

IV. Della riverenza cbe dobbiamo aveve al vicario di Cristo, ancorché fosse nomo perverso; onde prega il sopraddetto a non voler perseguitarlo.

V. Lo prega ad andar con le sue armi contro gl’infedeli, dimostrando quanto sia male il ino ferie contro i cattolici.

191* Al nome di Jesìi Cristo crocifisso e di Maria dolce.

I. H^everendo padre in Cristo dolce Jesù. Io Catarina, serva e schiava de’ servi di Jesù Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo con desiderio di vedervi parlicipare il sangue del Figliuolo di Dio, siccome figliuolo creato dal sommo Padre alla immagine e similitudine sua, e servo ricomprato, acciocché andiate