Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 4.djvu/259

Da Wikisource.

259

259 volontà del padre, ma sempre cercando 1 onore suo e la salute nostra. Or seguitiamo le vesliqie sue.

O O III. Con questo dolce e vero legame, vi prego e voglio che siamo legati, ed acciocché meglio questo potiate fare, aprile l’occhio del cognoscimento di voi medesimo, e vederete voi non esser cavelie, ma sempre operatore di miserie e d’iniquità; e cosi nascerà in voi una vena di giustizia santa con vera e profonda umiltà, giustamente darete a Dio quello che è suo, ed a voi quello che è vostro. Poi raggnardate nell’abisso della smisurala sua carità, vedendo come l’Acnello svenato con pazienzia e mansuetudine ha portate le nostre iniquità. O Amore inestimabile con quanta pazienzia hai data la vita, e presti il tempo, e aspetti la creatura che corregga la vita sua ! e in questo modo co^noscendo in voi la bontà di Dio, e come l’adopra, sarete legato ed unito nèl vincolo della carità, il quale è dolce e soave sopra ogni dolce.

Non indugiate, che il tempo è breve e’1 punto della morte ne viene cbe non ce 11’a vediamo.

IV. Pregovi per l’amore di Cristo crocifisso, che nello stato vostro voi teniate rocchio drizzato verso la santa e divina giustizia; non per piacimento di creatura, nè per odio, ma solo per divina giustizia punite il difetto quando si trova, e singolarmente il vostro peccato, quando il trovate punitelo e vituperatelo quanto potete, e guardate che non chiudiate gli occhi per non volerlo vedere, che molto ne sareste ripreso da Dio. Siate, siate sollecito quanto potete con affettuoso amore; tutte le vostre operazioni siano legate in Cristo Jesù. Questo è quel legame che l’anima mia desidera, considerando me che senza questo non potete avere la vita della grazia. Non dico più qui.

V. Ricevetti una vostra lettera, la quale vidi con affettuoso amore; unde io cognosco, che non mia virtù, 110 mia bontà, perchè son piena di peccato e di miseria, ma solo l’amore e la bontà vostra, e di