Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 4.djvu/270

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270 Pasce le pecorelle rnie. Dell’.amore che tu mi porti, tu non puoi fare a me alcuno bene, fanne dunque bene al prossimo tuo. Sì che vedete, che col mezzo ci conviene pacificare della grande guerra che abbiamo.

con Dio, e. sopra.questo mezzo acquistarle voi il mezzo della virtùi Io vi dissi, che era quello dolce e glorioso mezzo, il quale lolle ogni guerra e. tenebre dell’anima. Ma tenete a mente, questa virtù s’acquista e si truova nell’amore del prossimo suo, amando amici.er nemici per Cristo crocifìsso. E per esso spegnesi il fuoco dell’ira e dell’odio che l’uomo avesse cor fratello suo. .

III. La yirtude della carità e dell’umiltà si truova e s’acquista solo in amare il prossimo per Dio, perocché 1 uomo umile e pacifico caccia l’ira e l’odio del cuore suo verso il nemico, e la carità caccerà l’amore proprio di sè, e dilargherà il cuore con una carità fraterna, amando nemici e amici per lo svenato e consumato Agnello, come sè medesimo, e daragli una pazienzia contra ogni ingiuria che gli fusse detta o fatta, e una*-fortezza dolce in sapere portare e sopportare i difetti del prossimo suo. Allora l’anima, che sì dolcemente ha acquistata la virtù avendo seguitate le vestigie del suo Salvatore, rivolse tutto l’odio che aveva al prossimo suo verso sè medesimo, odiando

vizj, e difetti, e i peccati che. ha commessi contra il suo Creatore bontà infinita; e però elli vuole fare vendetta, di sè, e punirli sopra la parte sensitiva sua, cioè che come la sensualità e vivere mondano, elli appetisce odio e vendetta del prossimo suo, così la ragione ordinata in perfetta e vera carità vuole fare il contrario, volendo amare e pacificarsi con lui. E così tutti quanti i vizj hanno per contrario le virtù.


E questa è quella virtù che fa pacificare l’anima con Dio, sì che con la virtù vendica l’ingiuria che elli ha fatta. E però vi dissi che desideravo di vedere il cuore e l’affetto vostro pacificato col vostro Creatore. Questa è la vera via; veruna altra ce 11’ha. Io dunque,