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dei giornali, non lasciai d’adoperarmi perchè l’impresa in quei principi non riescisse a pericoloso dissidio. Le cose infatti si composero in una conferenza che le commissioni tennero in principio di maggio 1837 a Venezia, dove adottarono definitivamente la linea delle sei città "poiché, come allora si scrisse, oramai troppo palmarmente si era dichiarato in favore di questa il voto generale".

E perchè le azioni erano iu breve salite all’aggio dell’otto e del nove per cento, si prese animo ad aumentare la soscrizione dai 40 milioni ai 50; di modochè cinque milioni dovessero ripartirsi a Milano, fuori però del grembo della società fondatrice, e cinque dovessero toccare esclusivamente ai dieci socj fondatori di Venezia.

A quel tempo molti inveirono fieramente contro la soscrizione che si aperse in Milano per i sopradetti cinque milioni; e veramente può dirsi ch’essa, con durevole danno commune, alienò dalle imprese industriali il publico favore. Invece di chiamare le buone case mercantili, che io avevano dimandato, e molti privati, che avrebbero reso popolare l’impresa e contribuito lumi e zelo e spirito di condotta, si accettò senza distinzione ogni sorta d’ignote persone. Gl’interessati, che, ammessi a prenotare 50 azioni, ne ricevettero per tutto assegno 1 1/2, avevano un pronto rimedio; potevano esigere che si verificassero le firme, per vedere se alcuno sotto uno stesso nome, o sotto nome finto avesse prenotato oltre al prefisso limite di cinquanta azioni. Egli è certo che ad una verificazione solenne per serie e per numeri non si sarebbe ritrovata nemmeno la quinta parte dei soscrittori; molti dei quali, avevano venduto il loro viglietto di dimanda, senza curarsi di saper bene di che si trattasse, e prima che l’assegno fosse fatto; nè si sarebbero potuti in alcun modo raccozzare. E così ciò che v’era d’indecoroso e di riprovevole, avrebbe avuto la sua natural repressione. Valga, s’è possibile, per un’altra volta; poiché il principio delle società industriali è un poderoso strumento di publica utilità, che bisogna con ogni studio preservare dall’abuso e dal discredito, nell’interesse stesso dei banchieri, troppo corrivi a recidere la pianta per impazienza d’afferrarne il frutto. Il che renda scusato ciò che nelle cose qui dette può esservi di spiacevole.

Rammento questi particolari, affinchè l’esperienza fatta