Pagina:Cattaneo - Rivista di varii scritti intorno alla Strada ferrata da Milano a Venezia.djvu/20

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da milano a venezia 59

cominciò dal calcolo delle spese, non da quello del ricavo probabile. Ora le strade ferrate d’un buon paese non devon essere come quelle d’un paese miserabile; perchè il cavallo del ricco speditore non deve esser pasciuto come il somarello del povero. Da quest’errore viene un’importuna tendenza a sofisticare i prezzi del terreno e dei movimenti di terra, il peso delle ferramenta, i loro prezzi, i loro aggravj e vincoli doganali, il numero delle machine, il numero delle stazioni. Quindi i periti s’impongono continue prevaricazioni nei calcoli; si comincia a parlare di 18 milioni; poi si fonda la società sopra 40, poi si costituisce solennemente sopra 50; e nella solennità stessa si presenta un conto di 54; poi dopo un anno di studj si dà nelle gazzette l’annunzio officiale che di 5o milioni si avrà d’avanzo; poi lo stesso progetto nel passare dalla scrittura alle stampe rimonta a 52, e cogli accessorj a 67. E il senso commune del publico, che in queste cose ha un polso mirabilmente giusto, non peranco si mostra sodisfatto; e sente che tutti questi numeri sono asserzioni arbitrarie, che non hanno corpo e non danno sicurezza, perchè non hanno il fondamento loro in una franca e libera discussione.

Esame e confronto dei progetti Campilanzi e Milani.

Il prospetto preventivo, publicato dal sig. Campilanzi nel 1837, fissa il prezzo medio della corsa a lir. 22,50 ch’è abbastanza probabile, e ragguaglia i passaggieri a 500 al giorno, soggiungendo però che questo numero può sperarsi triplicato. Ma perchè non afferrai- francamente questa cifra, e lavorarvi sopra, e infondere un giusto coraggio agli azionisti? Il prodotto delle merci e dei bestiami da lui indicato è minore di quello dei passaggieri. Il calcolo era dunque timido, ma le sue proporzioni erano giudiziose; e ripetiamo che non costavano alla società nè tempo nè denari.

Dopo tre anni e mezzo, e la spesa d’un ingente somma, i direttori publicarono il progetto Milani, nel quale troviamo le seguenti differenze in confronto al progetto Campilanzi. 11 numero dei viaggiatori annui 325,300, ossia 900 circa al giorno; ch’è minore del verisimile, cioè della popolazione delle sei città. Il prezzo medio della corsa ragguagliato a sole 15 lire per tutta la linea, la quale coll’inutile