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prolungamento della Volta diviene di chilometri 271; il che fa centesimi 5,5 per chilometro, appena sufficiente a coprire le spese! La tariffa sulla Grande Occidentale varia, secondo le classi, da 18 centesimi nostri a 23; quella da Londra a Birmingham da 20 a 25 per chilometro. Quindi l’incasso dei passaggieri, segnato dal sig. Milani a meno di cinque milioni (4,879,500), si deve francamente raddoppiare; altrimenti non si può parlare di strada ferrata.

Strana affatto è poi la proporzione che il sig. Milani stabilì fra il produtto delle persone e quello delle cose. Tutti sanno che in alcune strade ferrate non si pensa nemmeno a condurre le merci, come per esempio su quella di Monza. Nelle strade belgiche, le merci appena danno l’ottavo dell’introito; sulla Grande Occidentale (Great Western), danno un cinquantesimo; su quella di Liverpool a Manchester, cioè tra il gran magazzino e la gran manifattura , danno tutt’al più due quinti. Come può dunque il sig. Milani pensare, che sulla linea lombardo-veneta succederà proprio l’opposto, e le persone produrranno solo due quinti, e le cose tre quinti?

Inoltre la tassa da lui stabilita per le merci, cioè lire 41,60 per tonnellata (1000 chilogrammi) da Venezia a Milano, ossia centesimi nostri 15,3 per ogni chilometro di viaggio, da noi non pagherebbe le spese. Infatti corrisponde al minimo di tutte, cioè a quella che si paga per il trasporto a piccola velocità - sulle strade belgiche, mentre per il trasporto a gran velocità si paga un quinto di più. Ora non si vede ragione perchè una società che vuole, e deve guadagnare, possa far prezzi più bassi del Governo Belgico, il quale ha posto per principio di non oltrepassare nel ricavo delle sue strade lo stretto interesse del capitale impiegatovi; e non ne deve ritrarre ammortimento; ed ha in paese le guide e le machine, ed ha il carbone a un quarto del prezzo in confronto a noi. Eppure se si adotta la tariffa belgica, bisogna già accrescere a questa partita più d’un milione netto, essendo le spese già compensate; se si adotta poi il minimo dei prezzi inglesi, si deve accrescerla di tre milioni. E notiamo che sopra alcune strade inglesi, come la Grande Occidentale, non ostante il minor costo del carbone e delle machine, tutte le merci pagano indistintamente quasi il triplo della tariffa Milani, cioè 42 centesimi