Pagina:Catullo e Lesbia.djvu/154

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148 di alcuni traduttori di catullo.

Lo Spazzino: romanzo realista di ***. Che buona carta! Mettiamolo da parte, può far sempre comodo.

L’Epistole di M. T. Cicerone. Povero Cicerone, se lo sapessi, come resteresti mortificato! Tu salvasti Roma da Catilina, ed io salverò il tuo libro dal formaggio svizzero e dalle acciughe.

Oh! guarda! una traduzione di Catullo, quella del Subleyras! Leggiamo la prefazione dell’editore: «Le durissime leggi che il traduttore s’è imposte, ne risaltano il merito. Ha egli tentato non solo con l’egual numero di versi, quasi sempre osservato, ma anche in certa maniera con le lor qualità e distribuzione d’uniformarsi all’originale.» Se il tradurre consistesse davvero in questi giochi di forza, i buoni traduttori bisognerebbe andarli a cercare nella compagnia Ciniselli. Ma non facciamo giudizii intempestivi; ecco qua il carme ottavo:

Miser Catulle, desinas ineptire;

sentiamo la traduzione:

Fine a l’inezie devi, o meschin Catullo,
Se un ben perdesti, crederlo vano e nullo.
Il sole, è vero, fausto per te splendea,
Che andavi e spesso dove a colei piacea,
Che tanto amasti quant’altra non potresti.

Per gobbo è fatto bene, disse quello. Per traduzione turca non c’è poi tanto male! Caro Subleyras dell’anima mia, che la mano del pizzicagnolo ti sia lieve! (Getta il libro.)

Oh! oh! un altro Catullo, un’altra versioneano-