Pagina:Cena - Homo.djvu/120

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Riso e pianto.
   Pianto ed oblio! Rugiada che i vapori
   dell'amore e dell'odio assorbi, esali;
   effusïone di prementi mali,
   balsamo che la gioia anche insapori!
   E tu sorriso e riso alto che sfiori
   le guance adolescenti e vivo sali
   dai cuori offesi e i giochi dei mortali
   dinanzi ai savî d'ironia decori!
   Salubri doni! Abbatte uno le fronti
   sul gorgo senza tempo, ove le terge
   l'Essere addormïente, animatore;
   l'altro le aderge verso gli orizzonti
   serenatori, dove eterna emerge
   la verità redenta dal dolore.