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162 tavola


Focoso. Questa biacca è forte, focosa, ed è a panetti, come mugliuoli, o ver bicchieri. 59. — E lasciala (la calcina) riposare qualche dì, tanto che n’esca il fuoco: chè quando è così focosa, scoppia poi lo ’ntonaco che fai. 67.

Foglia. Questo cotal gesso è molto buono a rilevare foglie o altri lavori. 119.

Fogliame. Va’ ritrovando bene le cornici e fogliami che non rimangano pieni, se no gualivi. 115. — In fogliami e altri rilievi si passa di meno; ma in piani non se ne può (il gesso) dare troppo. 117.

Fogliamento. Ancora in cortine puoi fare di pennello alcuni fogliamenti d’indaco con biacca pura, su per lo campo, temperata con colla. 163.

Foglietta. Per campeggiare le dette figure sì come fai in muro, a te conviene pigliare questo partito, di toglier fogliette dorate, o arientate o oro grosso battuto, o ariento grosso battuto. 172. — E se rilevassi alcune fogliette, disegnale prima come fai la figura, e non ti curare di rilevare molte nè troppe cose confuse. 124.

Foglio reale. Vedi Stagno bianco.

Foglio tinto. Mettivi dentro dell’acqua chiara tepida. Quando è asciutta e fatta, togli un coltello, e va’ col taglio fregando su per lo foglio tinto. 16.

Fondamento delle pieghe. E poi al detto modo va’ cercando col detto pennello pur nella profondità delle dette pieghe: cercando bene i lor fondamenti. 31.

Fondere. Abbi pure maestri sufficienti che del fondere e del buttare s’intendano. 184.

Forbicine. Poi gli taglia (i peli della coda del vaio) con forbicine; e quando ne hai fatto più e più parti, asunane insieme tante, che facci di quella grossezza che vuoi i pennelli. 64. — Vuole (il pennello) essere un poco mozzetto colle forbicine, e arrotato un poco in sulla pria proferitica, tanto che si dimestichi un poco. — Vedi Pennello di vaio.

Forcella della gola. Dalla forcella della gola alla sommità dell’omero, un viso (per lunghezza). 70.

Forma. Fatta e ripiena la detta forma.... abbi un martellino, e con bel modo va’ tastando e rompendo la scorza di fuori, cioè quella della prima forma. 184. — Fatto (l’uomo) levare a sedere o in piè, e tenendosi tralle mani la confezione che ha al viso, adattandosi col viso gentilmente a trarlo fuori di questa maschera o ver forma. 184. Vedi Incarnato.

Fornaro. Poi vattene dal fornaro la sera, quando ha lasciato ovra (cioè quando ha finito di cuocere il pane). 33.

Fornello. Quando hai fatto il tuo fornello, empiglia un foco temperato. 91.

Fornelletto. Fa’ un fornelletto, e fa’ una buca tonda, che questa pignatta vi stia commessa a punto. 91.

Fregatura. Quando lo vuoi ben brunire (l’oro), scuoprilo piano con sentimento, che ogni piccola fregatura gli dà impaccio. 137.

Fregare. Abbi in uno vasellino acqua chiara, e intignivi dentro il pennello tuo detto di sopra, e fregalo su per questa biacca macinata. 31.

Fregetto. Sopra le dette figure tu puoi dare alcuno coloruzzo avariato dal verde,... e adornare alcuno fregetto, ed eziandio mettere i campi d’azzurro. 177.