Pagina:Cennini - Il libro dell'arte, 1859.djvu/229

Da Wikisource.

delle voci attenenti all’arte.

189


Stecca. Poi togli una stecca di legno, sottile, larga tre dita, e abbia il taglio come di coltello, e con questo taglio frega su per questa pria, e raccogli il detto colore nettamente. 36.

Stecchetta. Poi abbi una stecchetta di legno, forte, e va’ battendo i razzi d’attorno della diadema. 102.

Stecco. Quando vuol bollire, abbi della farina ben tamigiata: mettine a poco a poco in su ’l pignattello, di continovo rimenando con uno stecco o cuslieri. 105.

Stella. In prima hai a tagliare le stelle tutte colla riga; e dove le hai a mettere, metti in su l’azzurro dove viene la stella, prima una bollottolina di cera e lavoravi la stella a razzo a razzo. 100.

Stemperare. Con acqua chiara stempera ben liquidetto. 67.

Stendardo. Poi puoi mettere le diademe o campi d’oro con mordenti ad olio, e gli adornamenti con mordenti d’aglio, e vernicati poi: ma meglio è con mordenti ad olio. E questo basti a stendardi, e gonfaloni e tutto. 163.

Stile e Stilo. E poi abbi uno stilo d’argento o d’ottone, o di ciò si sia, purchè dalle punte sia d’argento, sottile a ragione, pulite e belle. 8.

di piombo. Ancora puoi senza osso disegnare nella detta carta con istile di piombo, cioè fatto lo stile due parti piombo, e una parte stagno. 11.

Stiletto. Vedi Spolverizzare.

Stillare. Togli chiara d’uovo ben rotta con la scopa quanto si può, tanto che pervegna spuma ben soda: lasciala stillare una notte. 156.

Stoppácciolo. Poi abbi a modo d’uno stoppacciolo di stoppa bagnata bene, e poi premuta e mettila sopra questo stagno. 170.

Storia. Poi, secondo la storia o figura che de’ fare, se lo intonaco è secco, togli il carbone, e disegna, e componi, e cogli bene ogni tuo’ misura. 67. — Poi disegna con carbone la tua storia, e fermala o con inchiostro, o con verdaccio temperato. 90.

Straforo. «Così si chiama quel disegno in carta o in altra materia, i cui contorni siano stati traforati con punta d’ago o d’altro ferro sottile, per servirsene a trasportarlo, fregandovi sopra polvere di carbone o di matita, sopra un altro foglio, e anche su tavola, o su muro: Dicesi anche Straforo quel disegno traforato che serve ai pittori e riquadratori di camere.» Alcuna volta ci è di bisogno (della colla di pasta) per incollare carte per fare i strafori. 103.

Stremità. Nelle stremità vuoi fare più scure, tante vi torna più volte; e così, per lo contrario in su e rilievi tornavi poche volte. 8.

Stretto. Andare a stretto. «Entrare con forza.» E fatta (l’asticciuola) pulita e netta, ritratta in forma di fuso, di quella grossezza che vada a stretto nel detto cannello. 64.

* Strucare. «Premere, Spremere.» E con questi due bastoni, da catuna mano il suo, rivolgi e struca, e mazzica questo pastello. 62.

Studietto. «Studiolo, Scrittoio.» Abbi un tuo studietto, dove alcuna persona non ti dia impaccio nessuno. 172.

Stuora. «Stuoia.» Mettila in su stuore a seccare a’ venti sanza sole: e viene perfetta colla. 109.