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Pagina:Cesare Balbo - Delle speranze d'Italia.djvu/19

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dedica seconda xiii

(caso consueto dappertutto), ma contra chiunque fa o dice qualunque cosa in qualunque modo (caso eccezionale in questi infelicissimi paesi ); allora sorge e si spande non solamente la generazione degli indifferenti (caso consueto anche questo), ma la generazione de7 disperanti (caso eccezionale e pessimo fra tutti). Perciocchè è vero che alcuni disperanti talor si veggono anche ne’ paesi di parti patenti1; ma in quelli essi sono sempre pochi al paragone, non si moltiplicano, non fanno schiatta; nè il possono, spinte innanzi come sono ivi le parti dalle discussioni quotidiane. Ma ne’ paesi di parti compresse, latenti e fallite si moltiplicano, di qua e di là ed anche in mezzo, i disperanti. £ si dividono e suddividono allora in generi e specie numerose. V’è quello che si potrebbe chiamare il disperante truce; quello che ripete il detto classico «unica salvezza essere il disperare», che si rallegra ad ogni male sopravvegnente, ad ogni nuova inimicizia, ad ogni turbamento scoppiato, perchè son tanti passi alla desiderata di-

  1. M.r Guizot has, in one of his admirable pamphlet, happily and justly described M.r Lainé, as «an honest and liberal man discouraged by the revolution». This description at the time when M.r Dumont’ s Memoirs were written (a.° 1799), would have applied to almost every honest and liberal man in Europe; and would beyond all doubt have applied to M.r Dumont himself (Macaulay’s Essays. Paris, Baudry, 1843, p. 183).