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[727] Guerra e pace 235

scritti. Fu scritto a un tavolino del famoso caffè Castelmur (ora scomparso), in via Calzajoli, la sera del 20 marzo 1848, quando partì per la guerra dell’indipendenza il primo battaglione dei volontari fiorentini: e divenne presto il più popolare fra tutti gl’inni nazionali. Con un poco di esagerazione e imitando ciò che altri disse più giustamente delle Mie Prigioni (v. n. 12) scrisse Pietro Gori nel Canzoniere nazionale (Firenze, 1883, a pag. 408) che esso ha «nociuto agli Austriaci più di una battaglia perduta, e giovato all’Italia più di una battaglia guadagnata». Lo stesso Bosi in altra sua dolce lirica I ricordi di una madre, composta in età matura, così rievoca il successo di quella sua fortunata — e meritamente fortunata — poesia giovanile:

      Povero Giulio! — Io vengo a dirti addio,
         L’armata se ne va — partì cantando —
         Un vil sarei, se non andassi anch’io;
         Forse ritornerò — ma chi sa quando!
         Ti aspetterò, non pianger, mio tesoro,
         Lassù nel cielo, se in battaglia io moro.
         Sono ventinov’anni che dolente
         Udii quel canto, e l’ho tenuto a mente!

E stato osservato che la prima strofa dell’Addio del volontario trova riscontro tanto nella struttura ritmica quanto in taluni concetti in due poesie del noto poeta irpino P. Paolo Parzanese, Gino e Lena e L’Addio del marinaio, tutte e due stampate fin dal 1846. Il testo originale del Bosi veramente dice nel primo verso: Io vengo a dirti addio e nel terzo: Se non andassi anch’io: le correzioni le volle il popolo, e l’autore le accettò volentieri. Si veda: D’Ancona, Poesia e musica popolare italiana nel secolo XIX, in Ricordi ed Affetti, Milano, 1902; G. B. Ristori nell’Illustratore Fiorentino, calendario storico per il 1909, N. S., vol. VI, pag. 151-152: Franc. Lo Parco, Della più popolare Canzone patriottica italiana e del suo poco noto Autore, nel Fanfulla della Domenica, a. XXXVII, n. 34, Roma, 22 agosto 1915.

727.   Zitti.... silenzio,
     Passa la ronda.
     Zitti.... silenzio:
     Alt! chi va là!