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[1185-1188] Patria in generale; e l’Italia in particolare 393


Voltaire nel Siècle de Louis XIV (chap. XXVIII) mette in conto del suo gran re queste celebri parole, che egli avrebbe dette al duca d’Anjou, quando questi partiva nel 1700 per andare a cingere la corona di Spagna; ma invece la frase fu detta a Luigi XIV, e in forma meno poetica (Les Pyrénées sont fondues) dall’ambasciatore di Spagna (Journal du Marquis de Dangeau, to. VII, pag. 419).

Chiudo come il solito, raccogliendo in fine del paragrafo un mazzetto di versini spigolati dalle nostre opere teatrali più rinomate e più popolari.

1185.         Vi ravviso, o luoghi ameni,
          In cui lieti, in cui sereni
          Sì tranquillo i dì passai
          Della prima gioventù.
     Cari luoghi, io vi trovai,
          Ma quei dì non trovo più.

È una cavatina di Rodolfo nella Sonnambula, melodramma di Felice Romani, musica di Bellini (a. I, sc. 6).

Le seguenti sono scelte dalle opere musicate da Verdi:

1186.         Va, pensiero, sull’ali dorate;
          Va, ti posa sui clivi, sui colli,
          Ove olezzano libere e molli
          L’aure dolci del suolo natal!

stupendo coro degli Ebrei nel Nabucco, dramma lirico di Temistocle Solera (a. III sc. 4).

1187.        Siamo tutti una sola famiglia.

è in un coro dell’Ernani, dramma lirico di F. M. Piave (a. II, sc. 5).

1188.         Ai nostri monti - ritorneremo,
          L’antica pace - ivi godremo;
          Tu canterai - sul tuo liuto,
          In sonno placido - io dormirò.