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[1403-1406] Regole pratiche diverse 475







§ 63.

Regole pratiche diverse



In ordine cronologico raggruppo poche sentenze per la condotta pratica della vita, le quali non hanno trovato conveniente collocazione nelle altre classi. E comincio dalle Sacre Carte, dove troviamo delle vere perle filosofiche:

1403.   Neque mittatis margaritas vestrasante porcos.1

(Evang. dì S. Matteo, cap. VII v. 6).

1404.   Estote (ergo) prudentes sicut serpentes, et simplices sicut columbæ.2

(Evang. di S. Matteo, cap. X. v. 16).

Dai classici latini trarremo un savio motto che mostra come non basti il merito scompagnato dalla benigna fortuna ad assicurare il successo a chicchessia:

1405.   Virtute duce, comite fortuna.3

(Cicerone, Epist. ad famil., lib. X, ep. 3).
e la sentenza


1406.   Principibus placuisse viris non ultima laus est.4

(Orazio, Epistolæ, lib. I. ep. XVII, v. 35).
che taluno malamente interpreta cercandovi quasi una giustificazione alla cortigianeria - e cosi la intendeva il grande tipografo G. B. Bodoni, a proposito del quale io scriveva in una mia pubblicazione: « Non v’era occasione -visite di principi, nascite, nozze, funerali - in cui egli non manifestasse la sua
  1. 1403.   Non gettate le vostre perle innanzi ai porci.
  2. 1404.   Siate prudenti come i serpenti, e semplici come le colombe.
  3. 1405.   Con la virtù per guida, la fortuna per compagna.
  4. 1406.   Non è piccola lode aver piaciuto agli uomini più eminenti.