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Pagina:Chi l'ha detto.djvu/592

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560 Chi l'ha detto? [1678]


Questa fortunata frase è comunemente attribuita al defunto deputato di Catanzaro Bernardino Grimaldi. Questi, costretto a lasciare il portafogli delle Finanze dopo la crisi ministeriale del novembre 1879, il 27 dello stesso mese prendendo la parola dal suo scanno di deputato per un fatto personale sollevato da una interrogazione Sella intorno alle cause della crisi, faceva due dichiarazioni: « La prima è, che ministro o deputato, ritengo che la mia responsabilità resta sempre integra innanzi alla Camera ed al paese.... La seconda dichiarazione che tengo a fare è questa, che per me tutte le opinioni sono rispettabili, ma ministro o deputato ritengo che l’aritmetica non sia un’opinione. Il resto alla futura discussione, che attendo impavido e tranquillo.» (Atti Parlam., Discussioni della Cam. dei Dep., Sess. 1878-79, vol. X, col. 8707). Ma se il Grimaldi ebbe la fortuna di dare vita durevole alla frase, il primo autore ne fu il senatore Filippo Mariotti, che la disse efficacemente in un discorso fatto a Serrasanquirico quando egli era deputato pel collegio di Fabriano, e poi ebbe a suggerirla al Grimaldi che, lui presente, si consigliava con Quintino Sella sulla difesa che voleva fare alla Camera. Così cortesemente mi assicurava lo stesso senatore (morto nel 1911); ed è anche stampato da Domenico Gaspari nelle Memorie storiche di Serrasanquirico (Roma, 1883), pag. 259.







§ 71.



Sollievo, riposo





A chi conduce vita aspramente laboriosa, riesce grata la speranza di trovare in fondo della sua carriera un onorato riposo.

1678.   Otium cum dignitate.1

(Cicerone, Pro P. Sextio, cap. 45; De Orat., 1, in princ.; Epist. ad famil., I, 9, 21).
  1. 1678.   Ozio con dignità.