Pagina:Chiarini - Dalle novelle di Canterbury, 1897.djvu/51

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xlii prefazione.

in cui la voce del popolo ci porti l’eco di qualche fatto accaduto, chi sa in quali circostanze e con quali particolari, in tempi lontanissimi.1 Che la storia della povera pastorella “provata fino al martirio dal marito marchese„ fosse nella tradizione orale, lo provano, come già osservò il Bartoli2, queste parole del Petrarca, dalle quali sembrerebbe che la storia di Griselda fosse nota già da molto tempo non solo a lui, ma anche al Boccaccio: “ricordandomi di averla io stesso con gran piacere udita narrare molti anni indietro, e poiché tanto era piaciuta a te stesso, che degna la credesti di farne materia al tuo stile.„3 Il tema è piuttosto comune: ci troviamo davanti ad

  1. Noguier, nella sua Histoire de Toulouse, afferma che Griselda visse realmente nel 1103. Bouchet (Annales d’Aquitaine, III.) dice: “Griselidis vivoit environ l’an 1025.„ Anche il Foresti (Supplemento delle Cronache) dice che Griselda è esistita, ed il fatto è vero. Questi documenti non hanno certamente alcun valore, ma potrebbero fare sospettare che esistesse la tradizione di un fatto realmente accaduto.
  2. I Precursori del Boccaccio etc. Firenze, 1876. Pag. 42.
  3. Lett. cit.