Pagina:Chiarini - Dalle novelle di Canterbury, 1897.djvu/55

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xlvi prefazione.

il giorno del nostro matrimonio!„ Non è un senso di intima ribellione che fa scattare la povera e ingenua pastorella: in quella esclamazione è mirabilmente compendiato tutto il suo dolore e tutto il suo stupore, davanti a tanta e cosí inaudita crudeltà di animo. Con quanta verità di sentimento, alle semplici parole: “Audito ergo non tam filiae tacite redeuntis quam comitum strepitu occurrit in limine: et seminudam antiqua veste cooperuit„1 onde il Petrarca descrive il primo incontro di Griselda, scalza e in camicia, col vecchio padre, il Chierico di Oxford sostituisce quest’altre nel suo racconto: “Il povero vecchio, avendo sentito che la sua figliuola ritornava a casa in quel modo, in fretta in fretta le andò incontro, portando seco la vecchia veste che essa aveva lasciato, e piangendo amaramente, cercava di coprirla alla meglio con

  1. Anche il Boccaccio dice semplicemente che Giannucole “guardati l’aveva i panni, che spogliati s’aveva quella mattina che Gualtieri la sposò: per che recatigliele et ella rivestitiglisi, ai piccoli servigi della casa paterna si diede.„