Pagina:Chiarini - Vita di Giacomo Leopardi.djvu/331

Da Wikisource.

DA RECANATI A FIRENZE. 295 Lo Stella arrivò intorno alla metà di giugno, prese alloggio nella locanda ove abitava il Leopardi; si trattenne cinque giorni, e in quei cinque giorni fe- cero vita in comune. Giacomo lo presentò al Bri- ghenti e ad altre persone di sua conoscenza; lo ac- compagnò e lo introdusse dove egli volle. Intanto combinarono insieme i loro affari; e lo Stella, che dal maggio in poi gli aveva fatto continuare il so- lito appuntamento, gli promise che d'ora innanzi gli avrebbe fatto pagare al mese qualche cosa più del- l'ordinario, ma non disse quanto. 11 Leopardi gli consegnò finita l'Antologia, che stabilì di chiamare con nome più appropriato Crestomazia, e s' intese con lui quanto alla prefazione, che promise mandargli presto. Propose poi di fargli una Enciclopedia delle cognizioni imttili e delle cose che non si sanno, la quale non era altro che quel dizionario filosotico-tìlologico, di cui gli aveva già parlato la prima volta che com- binarono l'Antologia della prosa. « ♦ Partito lo Stella, e non restandogli altro da fare a Bologna, Giacomo il 20 giugno partì anche lui, e la mattina del giorno seguente arrivò a Firenze. Ebbe un viaggio ottimo; ma a Firenze la malattia degli occhi gli si acuì, tanto ch'egli era obbligato a star- sene tutto il giorno in casa, con sua noia e dispiacere, perchè, fra le altre cose, cadevano in quei giorni le feste di San Giovanni, che avrebbe vedute volentieri. Aveva preso alloggio alla Locanda della Fontana, dove, scriveva alla sorella, « si paga assai e si mangia poco: ma la biancheria si cambia quasi ogni giorno. >* Oltre il male degli occhi, era tormentato dal dolore di denti;

  • ■ Epistolario, voi. II, pag. 220.