Pagina:Chilovi - Il nuovo palazzo per la Biblioteca Nazionale centrale di Firenze, 1892.djvu/6

Da Wikisource.

— 3 —

subito la Sala destinata alla lettura dei periodici (6), dei quali soltanto l’ultimo fascicolo pubblicato è là messo a libera disposizione dei lettori.

Dalla stessa parte e di fronte al cortile è il grande scalone (7), illuminato dall’alto, che conduce non al primo ma al secondo piano o piano nobile.

Di faccia all’ingresso principale, e traversando una galleria di comunicazione, si passa dal vestibolo alla grande Sala di distribuzione dei libri (8) tutta coperta con cristalli: una parte di questa sala è destinata al pubblico, l’altra è riservata agli impiegati.

In questa sala si accentrano tutti i servizi pubblici.

Se il lettore non ha sufficienti indicazioni, o se desidera consultare il Catalogo alfabetico (9) che è pubblico, o quello a materie (10), che è riservato, egli volta a sinistra, e passa, davanti alla Sala del prestito dei libri a domicilio (11); e di là pure passano le signore che vogliono recarsi nella Sala di studio (12), espressamente riservata per loro; mentre le altre due stanze (13 e 14) sono destinate agli impiegati, che soprintendono al servizio dei cataloghi.

Il lettore, dopo aver domandato il libro che desidera nella Sala di distribuzione, passa, volgendo a destra, nella grande Sala pubblica di lettura (15).

La grande Sala di lettura è illuminata dall’alto, e da quattro grandi finestroni che sono al secondo piano, sul lato opposto dei portici.

Da tutte le altre sale di lettura essa differisce in questo, che le tavole di studio non si trovano ad uno stesso livello, ma sono disposte su di un piano inclinato. Noi siamo convinti che in tal modo il lettore sia più libero, perchè non ha di fronte un altro lettore che possa, o voglia osservare quello che egli legge o scrive; che sia più sicura la sorveglianza della Sala, esercitata, come diremo, dall’alto, e che sia inoltre più facile che la luce naturale, o