Pagina:Chizzola - Risposta Di Donn' Ippolito Chizzuola alle bestemmie e maldicenze in tre scritti di Paolo Vergerio, 1562.djvu/139

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I o.ulh

Chi niega il Vicariato uni ucrfaledcl P<* pa, niega che Crijlo jìa Gì e pomuerfale*

contraifecondofcrltt o del Verg. i o 9

uniuerfale, cofi farà anche paftor uniuerfale. Et perche le ani me,delle quali i'Vefcoui fon pallori,no fono de i Vefcom, ma di Crifto,Dicendo effo Crifto, Pafce oues mea$,&c. Perciò iVefcoui paftori della greggia di Crifto, per forza con- uien che fieno Vicarij di Crifto, & il Papa paftor uniuerfale, farà anco Vicario uniuerfale di Crifto: perche tanto è dire.Vi cario di Crifto,quanto dire,che è in uece, ò ha il luogo di Cri fio. Come fta adunque,che il Papa pafca il gregge uniuerfale di Crifto, & che non fia Vicario generale del medefimo Crifto? Però chi niega quelloVicariato,per forza conuien, che nieghi Crifto cffere il uero capo, & padron di quella greggia, alla quale il Vefcouo di Roma è ftato prepofto. & perche,fecondo quefte poche autorità addotte>tutte le chiefe fono fog gette alla Romana ( come figliuole fiotto la madre ) per tanto chi niega il Papa eflfer Vicario di Crifto, per forza negherà in fìeme, che Crifto habbia chiefa, che fia la fua. Il Vergaio, poi dice,di non uoler entrare in quefta materiali prouar,che 5 Vefcouo di Roma nonjfia Paftor uniuerfale, nè Vicario di Crifto, & dice che quello lo fa per fuggirla prolifica dello fcriuereda quale gli uieterebbe poi, che non poteffe mandar attorno comodamente in uno ò due fogli, come è fuo folito, quefti fuoi fcritti:percioche ui farebbe dauentillar alcuni luo ghi delle diurne fcritture, & alcuni delle iftorie, &c.

Ma io per me fon certo, che nó lo fa perche no (a il modo di farlo, uedendo,come altre uolte effendofici prouato, la prò * ua non gli è riufcita, & fe lo fapefle,non mancherebbe a que fta occafìone,percioche le ua cercando tutte, & le compera ('come fi dice)a denari contanti. Et per dare un poco di lu

ce a coloro,che non conofcono troppo bene il Vergerlo, dirò ciò che di lui mi han detto piu fuoi conofcenti qui in Ita- j};f c rittÌQn

lia,i quali parlandone loraffomeglianoa punto a quei libri, idvcrg . che ulano i Preti e i Frati quando cantano i loro uffici, i quai libri fi chiamano Antifonari],& fono grandi di datura,& di al Antifonari » to uolume, & di fuori fono ben ornati con belle chiodature dorate:ma di détto poi hanno pochiftìme lettere, cofi (dicoii

colto-