Pagina:Chizzola - Risposta Di Donn' Ippolito Chizzuola alle bestemmie e maldicenze in tre scritti di Paolo Vergerio, 1562.djvu/146

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DT

Chi uole ch'ai tri entrino nel Concilio fuor che ì chiamati, confonde il mondo.

Ni? e km eden na di mutar fordine dico cilij.

Gteretici non cercati altro checofuflone.

N iun Principe uole che gli or ditti fuoi fieno alterati .

Chi uole la mu tatto de gl’or '■dinine Cocili, vorrebbe tnag giormente la mutatio de gli ordini de gli fiati.

ii 6 %ijj?oBa di Dontr Ippolito

Certa cola è,che fè lì uorrà far altri ordini, bifògnerà infieme confonder il mondo per far una ferita nuoua di chi ha da en- trare,& di chi ha da reftar fuora, tutti non poflòno, elegger piu queftojche quello,ha del faftidiofo,& porterebbe penco lo,che douendo incominciar il Concilio fi uenilfe ad un fatto d aime,dolendofi gli efclufi (con ragione) della ingiuria rice- uuta ; com ora fanno i detrattori(ancor che fia contra ogni ra gione,& contra ogni buona regola,che fia mai fiata.)Ma uor- rei pur anco lapere,a chis’alpettafièdi far tal nuouomodo,& nuouo fide dell entrar nei Concili]. Al Papa ? Cofìoro no uo gliono. A Principi f non uuole il Papa,con i fuoi. a piu baffi ì non uuol la ragione, al Concilio fìefib ? già fiamo in difputa che debba intrauenirgli .che cofa dunque babbiam noi da.fa re. Qui in effetto non conofco altro,fe non che i detrattori fò lo uogliono confinone,& difturbi, detraendo all’antico ftile paflato per tante mani,& per tanti tempi,il qual no fi può mu tare le non con ogni difòrdine .Ma io non ho ancor uifio,che nelle diete,ò nei parlamenti,ò in altra forte di congregano™, fatte per dar ordine alle cofe degli fiati,& anco della Religio ne,fi mandino coli facilmente le carte a móte;ritrouando nuo ni cofìumi (come cofioro uorrebbero ) nelle cofe nofire,nè fi guarda in quelle,fe ben alcun gridi, & fi lamenti, ma lafciano dir chi uuole,& attendono effi a far i fatti fuoi. No ho io dub bio alcuno,che chi infegna di leuar gli ordini inuecchiati ne i Concili;,per entrarci anch’effi,& menar il mòdo a fuo modo, non infegnaffero piu uolentieri a mutar gl’ordini de’principa ti,& reggimenti del mondo ; & molto piu uolentieri, cred’io, che ui mettefiero le mani dentro col difcacciar coloro, a chi per ogni ragione s’appartiene il gouerno. Et fon anche cer- to^chequefiaguerrafattaalPapa fotto titolo dellufurpata autorità fpirituale, molto maggiormente gli uenga fatta per lo principato da quelli affamati, a i quali pare, che coli ben fi ftefle in man loro lo fiato temporal della Chiefa, come anco nelle mani del Signor di Roma. Et non è alcuno di quefii(che coli uan fcriuendo 5 & predicàdo) che fe gli uenifTe offerto'dal

Papa