Pagina:Chizzola - Risposta Di Donn' Ippolito Chizzuola alle bestemmie e maldicenze in tre scritti di Paolo Vergerio, 1562.djvu/150

Da Wikisource.

no r R.tfpofladi Domi'Ippolito

gio ? dio, ò d’altri ? & fe d’altri?di che forte, della dia ò della noftra fchiera ? ò che bel palio. dice,

Vergerlo. Se il Papa è Vicario di quella fomma bontà, che è Cri- <c flo,perche non ne infogna egli? perche non ci laida entrare « anco noi in quel luogo,che è il fupremo tribunale,& giuditio « delle chiede, acciò chepoteflìmo elfercauatidallo errore, fe « damo in effetto in errore ?

Ippolito. Che dubbio è che ci fiate? Ibi quello ui condanna ( quandi nonfapen do mai altro nò folle) che non lapete uoi delfi le ui fiate, o nò, do gli eretici perche non fapete ciò che ui uogliate credere . Segno di che jijieno merro fono j e uo dre tante fette ; tra le quali uoi andate faltando d : u 7 <tniu &U C ° n n ?nell’altra, fecondo che o piu rodo, o piu tardi ui braccate di llar in quella,oue ui trouate. Et tal di uoi è che le ha feopaté tutte. Non fi è uifto nelle diete fatte fopra di ciò,dallequa- Veretico non ^ Ul detepartiti in difeordie ? & perche quedo, fe non perche uoi effer infe * non è alcun di noi che uoglia elfer infognato, ma infegnare,& gnato, ma uoi elfer maedro di putti, & códuttor di ciechi? Et fe entrade nel infegnare . Concilio, chi dubita, che lo metterede tutto in confufione ?

Kom.z. Che fe non uolete altro dal Papa le non edere infognati, già f ho detto tante uolte,ueniteuene oltra, che farete i ben uenu ti ; & con quanti faluicondotti uoi uorrete. - Verterlo , : ‘ elfendo parte della c hiefa (& fi mente) fe il Papa

  • * « può dar loro delfunghieaddoffo, gli ammazza come malua-

« gilfimi huomini, perche abbracciano la pura dottrina di Gie- « di Crido.

Ippolito, Queda mi par una gran cofa,chc codui habbia detto disopra tanto sfacciatamente, che quando fodero ben chiamati, non ui uorrebbon uenire,& fi uada ora lagnando tanto, & cru dando,pèrche non gli fia dato adito di uenire : fe nò uuoi uenire, perche ti crucijtanto d’elfer efe!ufo?&fe ti crucij tanto, perche hai tu detto di non uoler uenire, ancor che tu folli dal Papa chiamato ? Nó uedi tu,che dal cieco furor cacciato, no dai in ceruellomez ora ?Ma quello,che nieghi ora, di qui a poco tu l’affermi,& quello che or ora uaì cercando, da qui a poco tu loabomini. ma odi queft’alcrQpunto.

Tu non