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i 7 3 - e RiJ]?òfld di Donrr Ippolito
_ Chiara co fa è,che Iddio permette I’erefie,non perche piar cajligo detto eianoa Tua diurna Maeftà,ma per molti rifpetti,tra’ quali uno /tri peccati . è,che col mezo loro cafliga gli abufi, & i peccati che regnano L crc * e * tra’Catolìcirdella qual colà nella prima parte de i miei dilcor ila capi x. fi èragionato a lungo. Ma perche fra le altre ce cita,che ha in fel’eretico,una è di nó riconofcere ciò che egli iteretico efjèn fia, perciò di qui è nato, che elfèndo egli il battone, il milero do il ba.fi on d’ fi dà a credere d’efifere il giudice che punilce,& percuote, on- iddia , fi crede de fi muoue moftruofamente a laudar fe fletto,come fe in lui
Y ll ì ludlcc di faper da fe caftigar’i peccati. Il perche al fine il
Iddio fZ ’ il S iudice sdegnato,getta il battone fu 1 fuoco,& falua il pecca- caligato et ar F or cafìi g at0 : Tlltt0 oceorfe a colui,con chi ragiona Dio dejl battone.. j n Efaia a x. Veli Alfur,virga furoris mei & baculus ipfe eft, 'Bfa. i o, in manu eius indignano mea,ad gentem fallacem mittam eu>
& contra populum furoris mei mandabo illi, utauférat lpo~
lia,& diripiat pradam,& ponat illum in conculcationem qua filutumplatearum. Ipfe autem nonficarbitrabitur,&co|: eius non ita exiflimabir,&c.
Cecità.del Ecco la cecità,per la quale non fi auede di etter’il battone,
/Ione .■ aia fi crede etter’il giudice : però poco apprettò fègue,
Dixit enim,in fortitudine manus me£ ego feci,& in làpien eia meaintellexi,& abftuli terminos populorum,& principes
V '• ■ eorumdepra*datusfum,&c.
Itìfdenzt. Vedi quanta infolenza di quello battone, & di quella fra- fca, la quale da Dio fletto uien confiderata con non picciolo sdegno, però doppo alcune parole foggiugne j Nunquid Srctiris-* gloriabitur Securis con tra eum,qui fecat in ea ?aut exaltabi tur Serra contra eum a quo trahitur ? Quomodo fi eleuetur Zculùs - Virga COn ? tra eleuantem exai tetur Bac ulus qui utique lì
Bella colà, Iddio tronca i uitij de’ luoi popoli con la lècu re,& ettà fe ne ua altiera,come lè ella flelfa hauelfe fatta fope ra. Iddio ua rifecando gli abufi col caftigo,& la fega(che è pu iointtrumento;fiinfuperbifeecontra colui, che l’adopera girandola come gli piace * & è a punto come fe la frafea & la f «erga