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netti, i marchesi Potenziani, Monaldi, Melchiorri, Antinori, Guiccioli, Albergati, Constabili, Pepoli, Tanari, Bernabò, Bourbon di Sorbelio, Bandini e Benincasa; i conti Borgia, Canestri, Agucchi, Gaddi, Massei, Baglioni-Oddi, Beni, Campello, Morelli, Mastai, Carradori, Sinibaldi, Vinci, e Fiorenzi; gli avvocati Armellini, Silvani, Sereni, Lauri, Recchi, gl’ingegneri Berti-Pichat, Cerroti, Provinciali, Romiti, Ravioli, Martinelli, Lanzoni, Brighenti, Borromei, Brusa, Pallotti, Terlinì, Tosi, Monti, oltre parecchi altri uomini di valore, medici, professori e ricchi capitalisti e banchieri 1.

Tale disegno, col quale s’intendeva a costruire le ferrovie col concorso di capitali nazionali e con l’emissione di azioni di tenuissimo costo e il cui acquisto diveniva accessibile anche agli operai, era strenuamente sostenuto dal giornale l’Artigianello, pubblicazione popolare assai diffusa e dal direttore di esso Ottavio Gigli, romano, uomo dotato di gagliardo ingegno e versato assai negli studi economici.

Il giorno 2 settembre i gesuiti, simulando una gioia, che era, invece, nell’animo loro dispetto ed ira, per l’editto di amnistia, solenizzavano, nell’Archiginnasio romano, dove essi insegnavano, con una suntuosa - l’epiteto è dello Spada - accademia di poesia il sublime atto del perdono sotto il titolo «Il trionfo della Clemenza 2». A quell’accademia assistette il Grandoni, che scrive: «a dir tutto, senza tradire la verità, nei componimenti bene di rado si udì nominare Pio IX; e la clemenza fu in tutti esaltata qual somma virtù: anche le parole amnistia, patria, poche volte s’intesero profferire, ciò che fu da tutti notato, e che argomento a ridire. Spiacque poi sommamente il conteggio di alcuni, i quali, terminata già l’accademia, allorchè gli scolari applaudendo gridarono: Evviva i maestri, modestamente risposero: ma quando si udì una forte voce, che

  1. Vedi Programma Società Nazionale per le Strade Ferrate, Roma, tipografia dei Classici sacri, via Felice, n. 121, 1846. Cf. con il cav. Paolo Provinciali, Breve cenno sulle Linee delle vie Ferrate negli Stati Pontificii, Roma, tipografia dei Classici sacri, 1846; e con Benedetto Blasi Della Strada Ferrata Pia-Cassia, ecc., ecc., Roma, tipografia Contedini, 1846, e con il giornale La Locomotira, direttore Ottavio Gigli, anno I, n. 1, 21 gennaio e n. 2, 28 gennaio 1847, Roma, tipografia de’ Classici sacri.
  2. G. Spada, op. cit., vol. I, capit. IV, pag. 90.